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CMDE 4.1 - Introduzione ufficiale

Una storia diversa sull’universo e sul tempo

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La luce che giunge fino a noi dalle galassie lontane non è solo un messaggero del passato: è una traccia del tempo. Per secoli abbiamo interpretato quel segnale come il sintomo di uno spazio che si espande, ma esiste un’altra possibilità: che ciò che cambia non sia la distanza, bensì il tempo stesso.

La CMDE 4.1 nasce da questa idea. È una teoria che rilegge l’universo con una metrica informazionale, dove il redshift non misura lo spostamento nello spazio, ma la trasformazione della luce mentre attraversa un tempo che si organizza in tre fasi.

Ogni fase descrive un modo diverso in cui il tempo si struttura: un inizio informe, una transizione regolare, una stabilità razionale. In questo scenario, la luce non si deforma perché fugge, ma perché il tempo si sta formando.

Questa teoria non introduce entità invisibili né cerca scorciatoie matematiche. Propone una visione continua, coerente e misurabile del cosmo, fondata sulla relazione tra luce e tempo.

È un invito a guardare l’universo non con altri occhi, ma con un’altra domanda:
e se fosse il tempo a trasformarsi, e non lo spazio ad allontanarsi?

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