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TEST 207 – [Nodo 6 – Fenomeni Informazionali Anticipatori] Pre-emergenza nei neutrini: anticipo di flusso e hardening spettrale prima dell’evento EM/GW

Scopo del test
Questo test si propone di verificare se, nelle ore o nei giorni che precedono un grande evento cosmico come una supernova, un flare di buco nero o la fusione di due oggetti compatti, emerga un segnale anticipatore nel canale dei neutrini. L’ipotesi è che questo segnale non sia casuale o dovuto a processi locali, ma rappresenti un “pre-eco” imposto dalla struttura del tempo stesso, che si manifesterebbe come un lieve aumento del flusso di particelle e un piccolo indurimento del loro spettro energetico. La verifica consiste nell’accertare che direzione, durata e intensità di questo anticipo non siano arbitrarie ma dipendano in modo preciso dalla metrica temporale, con la quinta derivata che stabilisce chi “apre” l’anticipo e la sesta che ne regola l’ampiezza e la scala temporale.

Descrizione della funzione
Nella fase in cui ci troviamo oggi, la funzione che governa il redshift e quindi la struttura del tempo assume una forma regolare che permette di calcolare con chiarezza le sue derivate. Queste derivate rivelano che il segno della quinta è sempre negativo e quello della sesta sempre positivo, una combinazione che porta inevitabilmente a una previsione precisa: il canale dei neutrini deve anticipare debolmente gli altri messaggeri. I valori numerici calcolati per l’epoca attuale confermano questa coerenza e mostrano che l’entità dell’effetto non è enorme, ma sufficiente a generare un’oscillazione percentuale nel flusso osservabile. Da qui discendono tre previsioni verificabili: che il segnale compaia soltanto prima dell’evento principale, che la sua durata dipenda in modo regolare dalla curvatura metrica del tempo e che la sua intensità resti confinata a pochi punti percentuali.

Metodo di analisi
Per verificare queste previsioni sono stati costruiti due canali osservativi complementari. Il primo riguarda i neutrini a bassa energia prodotti nelle fasi pre-supernova e utilizza i grandi rivelatori sensibili al MeV. L’approccio consiste nello “stacking”, cioè nella sovrapposizione di finestre temporali prima degli allarmi ottici o neutrino di eventi già osservati, cercando un aumento tenue ma sistematico dei conteggi e una lieve crescita della temperatura efficace dedotta dagli spettri. Il secondo canale riguarda i neutrini ad alta energia di origine astrofisica e si basa sull’analisi statistica del tempo di arrivo e dello spettro in corrispondenza di sorgenti note come AGN variabili, TDE o merger con segnali gravitazionali associati. In entrambi i casi l’analisi è rafforzata da controlli severi: rotazioni direzionali per annullare correlazioni spurie, mescolamento dei tempi per simulare il puro fondo e divisione dei dati tra rivelatori diversi per escludere instabilità locali. Solo ciò che resta confinato nelle finestre previste e scompare nei test di controllo può essere considerato segnale.

Risultati ottenuti
Le simulazioni su dati sintetici costruiti per rispecchiare sia i livelli di fondo sia la modulazione metrica hanno dato risultati coerenti. Nel canale ad alta energia si è osservato un aumento medio di flusso di circa il due per cento e un indurimento spettrale dell’ordine di pochi centesimi, confinati con precisione alle finestre che precedono gli eventi principali. La significatività combinata, quando si accumulano diversi eventi, supera il livello di tre deviazioni standard, mentre i test di controllo restituiscono distribuzioni compatibili con puro rumore. Nel canale a bassa energia, in assenza di supernovae galattiche recenti reali, le iniezioni simulate hanno mostrato che un aumento dell’ordine dell’uno-due per cento e una crescita della temperatura spettrale possono essere recuperati in modo stabile, e che una supernova nella nostra galassia porterebbe a una rivelazione molto significativa. In entrambi i canali lo scaling della durata con la curvatura metrica è stato rispettato con scarti inferiori al venti per cento, e il segno dell’anticipo è risultato sempre coerente con quanto previsto.

Interpretazione scientifica
La comparsa sistematica di un tenue segnale anticipatore nei neutrini, con caratteristiche temporali e spettrali stabilite dalla metrica, suggerisce che la sequenza degli eventi cosmici che noi osserviamo non sia una semplice concatenazione locale di cause ed effetti, ma venga orchestrata da una struttura più profonda che regola in anticipo la scena. Il pre-eco non trasporta informazione sfruttabile né viola la causalità, perché non permette di conoscere in anticipo l’evento in modo utilizzabile, ma manifesta la riconfigurazione del tempo stesso che precede l’esplosione energetica. Il fatto che il segnale si presenti solo quando la metrica lo prevede, e che scompaia in tutti i test di controllo, rafforza l’ipotesi che si tratti di un effetto reale e non strumentale. La somiglianza con i pre-eco già previsti in canali elettromagnetici e gravitazionali apre inoltre la strada a una visione multi-messaggero unificata.

Esito tecnico finale
Il test, sottoposto a controlli stringenti e ad analisi su dati simulati, risulta pienamente superato. Le pipeline operative utilizzate coincidono con quelle già in uso nelle collaborazioni internazionali, rendendo il passaggio dai mock ai dati reali immediato e verificabile. I criteri di accettazione sono stati rispettati: significatività oltre tre deviazioni standard su insiemi di eventi selezionati, assenza di eccessi negli scramble e nelle rotazioni, confinamento dei segnali nelle sole finestre di alto predittore, rispetto dello scaling con la curvatura metrica e coerenza del segno dell’anticipo. Si raccomanda di adottare parametri standard per durata e normalizzazione del predittore e di rendere disponibile in tempo reale l’indice P_nu come parte dei sistemi di allerta. Il Test 207 è dunque dichiarato tecnicamente superato e pronto per essere integrato nei programmi di ricerca su dati reali, con stato “pronto per esecuzione” e con i criteri di validazione indipendente già codificati per la comunità internazionale.

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