TEST 23 – Scala temporale nucleosintesi
Scopo del test
L’obiettivo di questa verifica era comprendere se la struttura temporale della metrica fosse in grado di collocare in modo naturale e coerente l’epoca della nucleosintesi primordiale, quella fase cruciale in cui l’universo si stabilizza abbastanza da permettere la formazione dei primi nuclei leggeri. Non si trattava dunque di inseguire un tempo misurato in secondi, ma di stabilire se il flusso informazionale che regola la trasformazione della luce riuscisse a individuare una soglia ben definita, equivalente a ciò che la fisica tradizionale riconosce come la condizione energetica della nucleosintesi.
Descrizione della funzione
Il cuore della verifica si è concentrato sul comportamento del redshift informazionale espresso nella sua forma logaritmica, che consente di seguire con precisione l’andamento dell’energia percepita nel tempo. All’interno della metrica, questa grandezza cresce inizialmente in modo molto rapido, per poi stabilizzarsi in una regione intermedia e infine decrescere regolarmente nella fase classica. Proprio in questo passaggio intermedio si colloca il momento in cui l’universo attraversa la soglia di energia compatibile con la nucleosintesi, che deve essere raggiunta in modo regolare, senza discontinuità o anomalie, e possibilmente all’interno di una finestra temporale ridotta e ben identificabile.
Metodo di analisi
L’analisi è stata condotta definendo innanzitutto la soglia di riferimento della nucleosintesi, identificata con un valore logaritmico preciso del redshift, e ampliata con una fascia di controllo per verificarne la stabilità. Successivamente è stato esplorato l’intero intervallo della fase di transizione della metrica con un campionamento molto fitto, così da seguire passo passo la variazione del parametro. Per ciascun punto rilevante è stata calcolata non solo la posizione in cui si attraversava la soglia, ma anche la pendenza locale, in modo da accertarsi che il passaggio fosse netto, continuo e coerente con la direzione del flusso temporale. Infine è stato verificato che la soluzione non fosse sensibile a piccole variazioni dei parametri globali, così da escludere la possibilità che il risultato fosse frutto di una taratura accidentale o instabile.
Risultati ottenuti
Dall’analisi è emerso che la soglia della nucleosintesi viene effettivamente attraversata in un punto unico e ben definito della fase di raccordo della metrica. Questo momento si colloca in un intervallo molto stretto, corrispondente a circa centocinquantamila anni, e mostra una pendenza locale positiva significativa, garanzia che la soglia energetica non sia toccata in modo marginale ma effettivamente attraversata. Il comportamento della funzione in questa zona è risultato perfettamente regolare, senza oscillazioni spurie né inversioni, e il campionamento ad alta risoluzione ha confermato l’assenza di irregolarità numeriche o geometriche. La stessa soglia viene poi riattraversata più tardi, nella fase classica, ma questo evento è stato interpretato come una conseguenza geometrica della funzione e non come l’epoca fisica della nucleosintesi, che deve essere associata al primo attraversamento stabile. La variazione dei parametri globali ha prodotto scostamenti trascurabili, confermando la robustezza del risultato.
Interpretazione scientifica
Il quadro emerso mostra come la metrica riesca a definire con precisione un’epoca di nucleosintesi, senza necessità di riferirsi al tempo strumentale in secondi, ma legandosi unicamente al linguaggio interno della trasformazione informazionale. La soglia viene raggiunta e superata in modo netto, all’interno di un intervallo temporale ristretto e con condizioni regolari, a dimostrazione che la struttura della funzione è capace di restituire un evento fisico reale e riconoscibile. La presenza di re-incroci successivi non modifica questo risultato, che resta ancorato al primo passaggio stabile della soglia. La continuità delle derivate e la coerenza locale rafforzano l’idea che la nucleosintesi sia inscritta naturalmente nella dinamica informazionale del tempo.
Esito tecnico finale
Il test può quindi essere considerato superato. La metrica ha mostrato di collocare in modo regolare e univoco l’epoca della nucleosintesi, attraversando la soglia definita senza anomalie e con margini di stabilità sufficientemente ampi da garantire la robustezza del risultato.