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TEST 30 – Consistenza curva di formazione galassie

Scopo del test
Verificare con rigore se la dinamica informazionale che governa la funzione di redshift nel tempo produce, senza ipotesi aggiuntive, una storia di formazione galattica coerente con le ricostruzioni osservate nelle grandi survey profonde, accertando l’allineamento dell’accensione iniziale, della regione di massimo e della successiva decrescita con margini compatibili con le incertezze disponibili e con criteri di robustezza che escludano coincidenze spurie o dipendenze da scelte di parametrizzazione.

Descrizione della funzione
La funzione z(t) è continua, regolare e derivabile ad alto ordine, con un’evoluzione temporale che ammette un gradiente e una curvatura ben definiti in ogni punto, caratteristiche che consentono di costruire una proxy del tasso di formazione galattica come risposta alla variazione temporale della metrica informazionale; la comparsa delle strutture è modellata come fenomeno attivato quando il ritmo di variazione supera una soglia fisica minima e modulato dall’entità della curvatura locale, con normalizzazione a fattore unico per confrontare forma e tempistica con i dati osservativi, senza introdurre gradi di libertà ulteriori né fit dedicati a specifiche porzioni della curva.

Metodo di analisi
È stata campionata z(t) su 10.000 punti lungo l’intervallo temporale di interesse per la formazione galattica con griglia più densa nelle regioni di transizione, sono state calcolate numericamente le derivate prima e seconda con schemi centrali ad errore controllato e verifica di stabilità rispetto al passo, la proxy del tasso è stata attivata da una soglia di sensibilità minima applicata al gradiente e pesata dalla curvatura per ottenere un profilo SFR(t) privo di effetti di attivazione a rumore, la curva risultante è stata riportata nello spazio delle grandezze osservate tramite la corrispondenza tra tempo e redshift definita dalla stessa metrica, quindi confrontata in forma normalizzata con le ricostruzioni di storia di formazione derivate da campioni profondi JWST ed Euclid, adottando bande di incertezza osservativa e criteri di compatibilità punto a punto e su finestre mobili; sono stati condotti test di sensibilità su soglia, risoluzione, smoothing moderato privo di overfitting e scelta della normalizzazione globale (integrale o picco), con controllo incrociato dei residui per escludere pattern sistematici.

Risultati ottenuti
La curva teorica mostra un’accensione graduale seguita da un massimo singolo e ampio in regione intermedia e da una decrescita regolare verso tempi recenti, con sovrapposizione della forma osservata entro le bande di incertezza e senza scostamenti sistematici nelle zone critiche di flesso; il picco teorico cade nella stessa finestra temporale del massimo osservativo e riproduce l’ampiezza relativa del plateau attorno al massimo senza necessità di parametri ad hoc, la coda tardi-tempi conserva monotonia e pendenza coerenti con le ricostruzioni, i test di sensibilità mantengono invariata la morfologia con variazioni sotto la scala dell’errore statistico, nessun punto eccede la banda ±1σ nelle regioni di massima leva informativa e non emergono residui strutturati che suggeriscano mancanze di modello.

Interpretazione scientifica
L’accordo osservato indica che la storia della formazione galattica scaturisce come proprietà strutturale della metrica informazionale del tempo: accensione quando il ritmo di trasformazione supera la soglia fisica minima, massimizzazione in corrispondenza del massimo di curvatura efficace, decadimento quando la curvatura diminuisce in modo persistente, il tutto senza introdurre componenti fisiche aggiuntive o fasi dedicate, e con un’unica normalizzazione globale che evita gradi di libertà nascosti; la stabilità ai test di sensibilità e l’assenza di pattern residui rafforzano l’interpretazione che il profilo osservato non sia un artefatto di calibrazione né un adattamento ex post, ma una conseguenza diretta della dinamica temporale che governa la trasformazione informazionale del segnale.

Esito tecnico finale
Superato pienamente, compatibilità confermata con le curve osservate di formazione galattica entro i margini di incertezza, con robustezza verificata rispetto a soglia, risoluzione numerica e criteri di normalizzazione, senza necessità di parametri aggiuntivi né di ipotesi estranee al quadro metrico informazionale.

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