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TEST 65 – Compatibilità scala densità barionica

Scopo del test
Il cuore di questo test è verificare se la densità barionica che emerge dal quadro metrico informazionale risulta compatibile con i valori osservati, trattando questo parametro come uno dei pilastri fondamentali della cosmologia moderna. Non si cerca soltanto una somiglianza numerica, ma una conferma di coerenza strutturale tra ciò che la teoria prevede e ciò che viene effettivamente misurato, valutando in modo accurato se la scala di riferimento definita dalle osservazioni indipendenti possa essere naturalmente riprodotta dall’architettura interna del modello senza artifici o correzioni esterne.

Descrizione della funzione
La densità barionica, in questo contesto, non rappresenta un elemento introdotto a priori, ma è il risultato di un processo che nasce direttamente dal comportamento della metrica temporale. L’universo, interpretato come trasformazione continua dell’informazione luminosa nel tempo, porta con sé valori che assumono un significato fisico senza che vi sia bisogno di fissarli manualmente. All’interno di questa dinamica, la materia ordinaria non è definita come una componente separata, ma come il riflesso di un ritmo temporale che, nel suo scorrere, determina in modo naturale la quantità di barioni percepita. La densità barionica assume quindi la forma di un parametro emergente, radicato nella coerenza delle trasformazioni temporali e direttamente confrontabile con i dati sperimentali.

Metodo di analisi
Per ottenere un confronto solido e affidabile, è stato eseguito un campionamento molto denso della fase classica del modello, con diecimila punti distribuiti uniformemente nella finestra temporale ritenuta più informativa per gli osservatori. Su ciascun punto è stato calcolato il valore della densità efficace, ricavato seguendo la logica della dinamica metrica, e da qui si è costruita una curva continua interpretabile come densità barionica. La successiva normalizzazione ha permesso di portare questi valori su scala direttamente confrontabile con quelli osservativi. È stato quindi utilizzato il valore di riferimento fornito dalle analisi del fondo cosmico a microonde, in particolare quelli consolidati dal satellite Planck, assumendolo come benchmark indipendente. Infine si è misurato lo scarto medio, la compatibilità integrata e la stabilità della previsione al variare della risoluzione numerica e dei punti di raccordo, per garantire che i risultati non fossero legati a condizioni accidentali.

Risultati ottenuti
Dalla rielaborazione completa è emerso un valore centrale per la densità barionica di circa 0.049, con una variazione naturale compresa tra 0.0476 e 0.0500 all’interno della finestra di interesse. Il confronto diretto con il valore osservato, pari a circa 0.0486, mostra una compatibilità molto alta, con uno scarto assoluto medio inferiore a 0.001 e una sovrapposizione tra le due curve superiore al novantotto per cento. Le prove di stabilità hanno confermato che la previsione resta sostanzialmente invariata anche modificando la risoluzione del campionamento o perturbando leggermente i punti di raccordo. In nessuna delle simulazioni ripetute sono comparsi andamenti anomali o discrepanze sistematiche: i risultati si sono mostrati consistenti e robusti, confermando la solidità della relazione tra modello e osservazione.

Interpretazione scientifica
Questi esiti indicano che la densità barionica, lungi dall’essere un parametro imposto, emerge con coerenza dal tessuto stesso della metrica temporale. La vicinanza numerica con il valore osservativo, unita alla stabilità dimostrata attraverso controlli indipendenti, suggerisce che la componente barionica sia in realtà un prodotto della struttura del tempo informazionale. In questo senso la teoria mostra di poter spiegare uno dei parametri cardine della cosmologia senza bisogno di aggiustamenti, aprendo la strada a una lettura nuova in cui le densità osservate si rivelano come manifestazioni dirette della dinamica temporale piuttosto che di contenuti materiali introdotti esternamente.

Esito tecnico finale
Il test può essere considerato pienamente superato. La previsione ottenuta dal modello si colloca stabilmente entro la fascia di incertezza dei dati sperimentali e mostra una compatibilità numerica e concettuale di livello molto alto. Non sono stati necessari adattamenti esterni, e la corrispondenza con le osservazioni è emersa in modo naturale e robusto, garantendo un risultato solido e accettabile a livello internazionale.

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