TEST 82 – Stabilità funzione pressione metrica totale
Scopo del test
Il cuore di questo test è stato quello di verificare se la pressione metrica totale, cioè una grandezza derivata che misura la curvatura interna della metrica del tempo, sia in grado di mantenere un comportamento stabile e coerente durante l’intera evoluzione cosmica. Con il termine stabilità non si fa riferimento a un singolo criterio, ma a un insieme di condizioni che comprendono la continuità della funzione, la sua limitatezza numerica, l’assenza di divergenze locali, il mantenimento di un profilo regolare nelle tre fasi fondamentali e la capacità di attraversare la zona di transizione senza introdurre anomalie. Lo scopo ultimo era confermare che la pressione metrica possa essere considerata un elemento secondario ma solido della teoria, capace di rafforzare l’impianto generale.
Descrizione della funzione
La funzione presa in esame è stata definita in modo da esprimere la curvatura informazionale del sistema, costruita sulla variabile logaritmica del tempo per garantire omogeneità di scala e lettura trasparente. In questo contesto la pressione metrica non è intesa come grandezza fisica tradizionale, ma come strumento matematico capace di isolare i punti in cui la metrica non è lineare. Nelle fasi estreme, in cui la trasformazione segue un andamento rettilineo, la pressione si annulla, mentre nella regione intermedia, dove la metrica curva dolcemente, la funzione diventa sensibile e registra la presenza di una curvatura finita. È dunque una funzione selettiva, che si attiva solo quando necessario e che permette di osservare la struttura nascosta della dinamica.
Metodo di analisi
Per condurre la verifica si è scelto un approccio numerico ultra-approfondito, basato su un campionamento esteso di diecimila punti distribuiti in modo uniforme lungo la variabile logaritmica. Su questa griglia si è calcolato il profilo della funzione e le sue variazioni, con controlli specifici sulla continuità, sulla regolarità e sull’assenza di discontinuità ai punti di raccordo. Per rafforzare la validità dei risultati sono stati ripetuti esperimenti con densità di punti raddoppiata e con schemi di calcolo alternativi, così da escludere che eventuali oscillazioni potessero derivare da artefatti numerici. Infine sono state introdotte leggere perturbazioni di controllo, per verificare la robustezza della funzione rispetto a minime variazioni dell’input.
Risultati ottenuti
I calcoli hanno mostrato che la pressione metrica rimane identicamente nulla nelle fasi estreme, confermando che non vi è curvatura in quei regimi. Nella zona di transizione emerge invece una singola campana regolare, confinata entro i limiti del raccordo, con valori finiti e privi di oscillazioni spurie. Questa struttura cresce, raggiunge un massimo, e poi rientra a zero senza generare code o discontinuità. Le verifiche con griglie diverse hanno dato risultati sovrapponibili entro margini di errore molto stretti, mentre le variazioni di metodo non hanno alterato né la forma né l’ampiezza della funzione. Anche le perturbazioni introdotte non hanno modificato il comportamento generale, confermando che il risultato non dipende da piccoli errori numerici.
Interpretazione scientifica
L’analisi suggerisce che la pressione metrica totale rappresenti un elemento coerente del formalismo, capace di restituire un quadro dinamico chiaro: assenza di pressione quando la metrica procede linearmente, presenza di una curvatura controllata solo nella fase di transizione. Questo significa che la funzione è in grado di tracciare il comportamento del sistema senza introdurre effetti collaterali o instabilità, e che la metrica è strutturata in modo da garantire continuità e regolarità anche quando si considerano grandezze derivate di ordine superiore. L’armonia fra le tre fasi e la prevedibilità della curva centrale rafforzano l’idea che il modello non sia fragile, ma costruito su basi solide.
Esito tecnico finale
Il test deve essere considerato pienamente superato. La funzione di pressione metrica totale si è dimostrata stabile, continua e priva di anomalie lungo tutto il dominio, con conferma della sua coerenza interna e della sua capacità di sostenere l’impianto complessivo del modello. Nessun criterio di stabilità è stato violato e tutti i controlli incrociati hanno dato esito positivo. La conclusione è che la pressione metrica può essere considerata una grandezza validata, in grado di rafforzare ulteriormente la robustezza dell’intero impianto teorico.