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TEST 93 – Compatibilità funzione energia totale

Scopo del test
Il compito che ci siamo posti con questo test è stato quello di verificare con il massimo rigore possibile se la funzione energia totale che descrive l’evoluzione dell’universo secondo la metrica informazionale risulti coerente con i principi generali che governano la fisica cosmologica. Lo scopo è accertare che la curva sia regolare, che non introduca discontinuità non giustificate, che sia integrabile fin dall’origine e che si stabilizzi in maniera armonica alle epoche più tarde, mostrando così un bilancio energetico che rispetta il principio di conservazione informazionale. In questo contesto la funzione energia totale non è concepita come una semplice somma di contenuti materiali, ma come il risultato complessivo della trasformazione metrica del tempo che accompagna ogni fase dell’universo.

Descrizione della funzione
La grandezza indagata si presenta come un accumulo progressivo che riflette la dinamica dell’informazione cosmica lungo il tempo. In altre parole, è il risultato della potenza metrica istantanea che, accumulandosi nel corso dell’evoluzione, restituisce un quadro dell’energia complessiva. Il suo comportamento atteso è quello di una curva che cresce in modo continuo, senza interruzioni o picchi artificiali, che mantiene la derivabilità in ogni fase e che si avvicina a un plateau quando il tempo avanza verso le epoche finali. La struttura della funzione implica che ogni fase della metrica contribuisca con il proprio ritmo, ma che la transizione tra una e l’altra avvenga senza fratture: la fase iniziale deve risultare finita e ben integrabile, il raccordo centrale deve fornire continuità e morbidezza, mentre la fase classica deve accompagnare l’universo verso un equilibrio informazionale privo di divergenze.

Metodo di analisi
Per verificare queste condizioni è stata condotta un’analisi ad alta risoluzione, basata su un campionamento estremamente fitto di centomila punti distribuiti su tutto l’intervallo temporale di interesse. La scelta di questo numero è servita a garantire che anche i dettagli più minuti, in particolare quelli delle transizioni, venissero colti con precisione. L’integrazione è stata eseguita con metodi numerici adattivi capaci di correggere l’errore passo dopo passo, affiancata da controlli incrociati con schemi indipendenti per escludere dipendenze dall’algoritmo. Oltre a ciò, sono stati introdotti criteri di verifica della regolarità: si è controllata la continuità delle derivate, la coerenza della curva tra segmenti diversi e la stabilità dei risultati quando la densità di campionamento veniva variata in modo significativo. È stata prestata particolare attenzione all’origine, dove eventuali divergenze avrebbero potuto compromettere l’intera struttura, e all’asintoto finale, dove la funzione doveva mostrare un andamento coerente con un plateau energetico.

Risultati ottenuti
Dall’analisi è emerso che la funzione energia totale cresce in modo regolare, senza mai interrompere la sua monotonia positiva. Non sono state osservate irregolarità né bruschi cambiamenti di pendenza nei punti di passaggio tra le fasi. Le verifiche sulla continuità hanno confermato che le derivate si comportano in maniera stabile e che le curvature osservate nelle zone di raccordo corrispondono a variazioni morbide, prive di risonanze spurie o oscillazioni non giustificate. L’integrazione ha mostrato un risultato perfettamente convergente: spezzando il dominio in segmenti e ricalcolando i contributi parziali, la somma si è rivelata indistinguibile dall’integrale unico entro margini di errore trascurabili. Anche le simulazioni a risoluzione aumentata o ridotta non hanno modificato il profilo, a conferma della robustezza dei risultati. Alle epoche iniziali il contributo energetico si stabilizza su valori finiti e controllati, mentre verso tempi molto grandi la derivata tende progressivamente a zero, delineando il plateau previsto. In nessun caso sono emerse anomalie di tipo numerico o fisico.

Interpretazione scientifica
Questi risultati rafforzano la visione dell’universo come sistema informazionale che non accumula squilibri e non incorre in paradossi energetici. L’energia totale non appare qui come una quantità materiale da conservare in senso tradizionale, ma come la somma dinamica e regolare del ritmo metrico che guida la trasformazione della luce nel tempo. Il fatto che la curva risulti continua, monotona e asintoticamente stabile indica che l’universo tende a un equilibrio informazionale che non prevede divergenze né crisi strutturali. La mancanza di anomalie nelle derivate e la convergenza dell’integrale confermano che il modello evita i problemi tipici di altri quadri teorici, come le singolarità iniziali o le discontinuità inflazionarie. La funzione energia totale diventa così una rappresentazione coerente della natura bilanciata del cosmo, in cui ogni fase contribuisce senza generare disarmonie e in cui l’ordine informazionale resta rispettato lungo l’intero arco temporale.

Esito tecnico finale
Il test è stato pienamente superato. La funzione energia totale si è mostrata compatibile con i vincoli teorici fondamentali, priva di divergenze, regolare e ben integrabile, stabile sia numericamente che concettualmente. L’esito conferma che la descrizione energetica fornita dalla metrica è solida e coerente, e consolida ulteriormente l’affidabilità della teoria.

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