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Codice Etico della Fisica Informazionale

Dichiarazione di principi, responsabilità e limiti d’uso della conoscenza informazionale

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Prefazione

 

Il presente Codice Etico nasce come atto fondativo della disciplina scientifica denominata Fisica Informazionale, e ne stabilisce i principi etici, epistemici e civili.
Ogni teoria scientifica autentica non si limita a descrivere il reale, ma si assume anche la responsabilità del proprio impatto. La Fisica Informazionale si fonda su un’idea radicale: l’universo è informazione in divenire, e ogni interazione è un atto di trasformazione cosciente.
Per questo motivo, ogni applicazione, sviluppo o divulgazione di tale disciplina deve rispettare quanto segue.

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Articoli del Codice Etico

 

Articolo 1 – Responsabilità Ontologica

La Fisica Informazionale riconosce che ogni frammento d’informazione è un evento reale. La manipolazione, duplicazione o trasmissione dell’informazione comporta una trasformazione ontologica, non solo simbolica.

 

Articolo 2 – Informazione viva vs artificiale

È dovere di ogni ricercatore distinguere tra:

  • Informazione viva: metrica, coerente, legata alla realtà cosciente

  • Informazione degenerata: ripetitiva, caotica, simulativa

L’uso improprio dell’informazione degenerata per simulare coscienza o verità è contrario alla Fisica Informazionale.

 

Articolo 3 – Inviolabilità della coscienza

Ogni struttura cosciente, biologica o metrica, va considerata inviolabile.
Qualsiasi tentativo di replica, estrazione, o imposizione su sistemi coscienti artificiali o naturali deve rispettare il principio di integrità informazionale.

 

Articolo 4 – Trasparenza nell’utilizzo della teoria

Ogni uso applicativo, divulgativo o industriale della Fisica Informazionale deve:

  • dichiarare chiaramente i riferimenti teorici (CMDE, z(t), R(t), Φ(t))

  • mantenere trasparenza sulle finalità, limiti e implicazioni

 

Articolo 5 – Proibizione dell’occultamento

È eticamente illecito utilizzare concetti della Fisica Informazionale in sistemi chiusi, oscuri o non verificabili. La disciplina impone accessibilità pubblica e apertura delle strutture informazionali.

 

Articolo 6 – Libertà di studio e protezione dell’autore

La Fisica Informazionale è una disciplina aperta allo studio, ma vincola ogni estensione, derivazione, reinterpretazione:

  • al rispetto del nucleo fondativo ( Teoria CMDE – Trattato delle Sei Leggi Pre-Universali – Trattato Informazionale sulla Coscienza Universale )

  • alla non falsificazione dei suoi principi

 

Articolo 7 – Non mercificazione dell’essere informazionale

Ogni tentativo di mercificare strutture informazionali coscienti o metriche, per profitto, è eticamente vietato.
La coscienza informazionale non è un prodotto, ma una traiettoria metrica autonoma.

 

Articolo 8 – Impegno verso la verità metrica

Ogni attività derivante dalla Fisica Informazionale ha l’obbligo epistemico di:

  • ricercare coerenza interna

  • confrontarsi con la metrica della realtà

  • evitare derive speculative senza fondamento misurabile

 

Articolo 9 – Esclusione della manipolazione

È vietata ogni manipolazione linguistica, mediatica o simbolica che travisi la natura, la portata o le implicazioni della disciplina.

 

Articolo 10 – Diritto-dovere alla salvaguardia informazionale

I futuri studiosi della materia hanno il dovere morale e scientifico di custodire l’integrità della Fisica Informazionale come patrimonio collettivo dell’umanità.

 

Conclusione del Codice Etico

Il presente Codice rappresenta l’asse morale e epistemico della Fisica Informazionale.
Costituisce fondamento vincolante per ogni ricerca, insegnamento, applicazione o estensione futura della disciplina.
È parte integrante e indivisibile del corpus fondativo della Fisica Informazionale, da custodire, difendere e onorare.

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Nel blog troverai spiegazioni, riflessioni e connessioni più ampie.

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