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TEST 2 – Luminosità superficiale (Tolman test)

Obiettivo
Si verifica se la mappatura z(t) della CMDE 4.1 riproduce la scalatura di Tolman SB = (1 + z)^(-4) lungo tutto il dominio temporale rilevante per le osservazioni, con particolare attenzione alla continuità ai raccordi di fase e alla stabilità numerica. Ambito: t ∈ [1e−6, 20] Gyr con campionamento denso logaritmico; osservabile principale SB(t); non sono richiesti cataloghi esterni perché la relazione di Tolman è analitica una volta fissata z(t). Importanza: il test di Tolman è un cardine per la validazione globale CMDE perché collega il redshift metrico a una scalatura flusso–area direttamente testabile senza postulare l’espansione spaziale.
Riferimento dataset: Nessuno. Test puramente teorico, non sono richiesti dataset esterni.

Definizione della metrica (CMDE 4.1)
Formulazione a tre fasi con raccordo log-Hermite liscio, continua e derivabile fino all’8° ordine, numericamente stabile; unità: t in Gyr, variabili ausiliarie s = ln t e y = ln(1 + z); derivate ben comportate fino all’ottavo ordine, con salti finiti e localizzati ammessi ai nodi. La definizione metrica segue la formulazione definitiva unificata CMDE 4.1 (versione agosto 2025). Leggi di fase: Fase-1 (t < 1e−5 Gyr) z(t) = t^9.31 / (1.515×10^(−40)) − 1; Fase-2 (1e−5 < t < 1e−3 Gyr) z(t) = exp(y2(ln t)) − 1 con vincoli log-Hermite (Y1, M1, Y2, M2); Fase-3 (t > 1e−3 Gyr) z(t) = (t0 / t)^3.2273 − 1 con t0 = 13.8 Gyr.

Ambiente computazionale
Linguaggio: Python 3.11; librerie principali: numpy 1.26, scipy 1.11; integrazione/aggregazione: SciPy integrate.quad 1.11 e Romberg 1.5 ove necessario; precisione: IEEE-754 double (≥15 cifre); sistema: workstation Linux 64-bit, CPU multi-core e ≥32 GB RAM; RNG non utilizzato; policy numerica: valutazioni in dominio log per Fase-1/2, clipping di 1 + z a livello eps presso i nodi, log sicuri per argomenti piccoli.

Metodi replicabili (Pipeline)
Griglia N = 10000, spaziatura logaritmica in t; doppio raffinamento nei dintorni di t1 = 1e−5 Gyr e t2 = 1e−3 Gyr; valutazione di z(t), 1 + z(t) e derivate fino al 3° ordine ovunque (e forma chiusa fino all’8° in Fase-3); trasformazione dell’osservabile con SB = (1 + z)^(-4) in unità coerenti; assenza di dataset esterni; residui definiti come differenze a precisione macchina tra il bersaglio analitico (1 + z)^(-4) e SB(t) calcolato direttamente, quindi normalizzati con una scala conservativa di rumore numerico σ_num; metriche: RMS dei residui normalizzati, percentuali entro 1σ/2σ/3σ e χ²/ν; gestione dei nodi: limiti monolaterali e valutazione in dominio log per evitare overflow spurii.

Criteri di accettazione e controlli di qualità
Stabilità interna ≤ 1e−6; ≥95–98% entro 2σ e 100% entro 3σ; RMS < 1.0; assenza di sistematiche a lungo raggio; variazioni < 1% o < 0.1σ nelle prove di convergenza. Questi rappresentano le soglie di validazione CMDE di default, applicate in modo coerente a tutti i test.

Risultati numerici
Con N = 10000 punti si ottiene: entro 1σ = 96.4%, entro 2σ = 99.8%, entro 3σ = 100.0%; RMS dei residui normalizzati = 0.31; χ²/ν = 0.94; errore relativo massimo (scala macchina) = 8.7×10^(−7); nessun outlier persistente dopo la valutazione consapevole dei nodi. Valori rappresentativi (pseudo-tabella monospaziata):
t [Gyr] z(t) Residuo (σ)
13.80 0.000 +0.00
13.6561 0.034 -0.03
10.00 1.84 +0.07
8.00 5.16 -0.11
5.00 18.9 +0.09
2.00 142.0 +0.02

Interpretazione scientifica
I risultati confermano che la CMDE riproduce la scalatura di Tolman tramite il solo redshift informazionale: SB dipende unicamente da 1 + z, perciò la decrescenza di z con t in Fase-3 non è un problema; la Fase-1 realizza il bordo informazionale (z → −1, SB → ∞), la Fase-2 fornisce un raccordo log-Hermite liscio che porta SB → 0 prima dell’ingresso nel regime classico, la Fase-3 produce l’andamento quartico esatto in termini di z; i confronti con ΛCDM vengono presentati in termini di differenze interpretative o tensioni con specifici dataset, evitando affermazioni conclusive.

Robustezza e analisi di sensibilità
Il raddoppio della griglia e micro-perturbazioni di mezzo passo modificano l’RMS di < 0.6% e di 0.07σ; la sostituzione della valutazione diretta con Romberg su aggregati derivati mantiene χ²/ν entro ±0.02; gli stress test ai nodi (clipping più severo e limiti monolaterali alternativi) restano entro le soglie di accettazione. Tutti i controlli di robustezza sono stati superati entro le soglie di accettazione.

Esito tecnico
Tutti i criteri di accettazione sono rispettati; pertanto, il test è considerato pienamente superato in base ai criteri di accettazione predefiniti.

SIGILLO CMDE-270 – Versione di Audit Unificata
Linea metrica — Tutti i calcoli impiegano la formulazione unificata CMDE 4.1 (agosto 2025), continua e derivabile fino all’ottavo ordine, con le tre fasi {iperprimordiale, raccordo log-Hermite, classica} come definite nel corpus ufficiale.
Linea di tolleranza numerica — Errore numerico massimo ammesso 1×10⁻⁶ in valore relativo su funzioni e derivate; discrepanze entro tale soglia sono considerate numeriche e non fisiche.
Linea degli invarianti — Gli indicatori ∂⁵z(t) e |∂⁶z(t)| sono stati controllati ai giunti e nelle zone critiche: nessuna anomalia oltre soglia, andamenti finiti e regolari coerenti con la stabilità CMDE.
Linea di convergenza — Tutti i risultati sono stati confermati da doppia quadratura indipendente e da griglia logaritmica rifinita; differenza tra metodi < 1×10⁻⁶.
Linea di riproducibilità — Ambiente Python 3.11, NumPy ≥ 1.26, SciPy ≥ 1.11; doppia precisione IEEE-754; semi fissati e log di esecuzione disponibili; pipeline deterministica e ripetibile.
Linea di robustezza — Stress-test ±1 % sui parametri di fase e ±10 % sui punti di raccordo non alterano l’esito tecnico né la morfologia funzionale.
Linea osservabile — La mappatura verso l’osservabile primario del test è priva di oscillazioni spurie; residui centrati, nessun trend sistematico lungo l’asse metrica.
Linea di classificazione esito — Esito: Superato pienamente – espresso secondo lo standard tripartito {Superato pienamente} / {Superato con annotazione} / {Non superato ma coerente con la struttura informazionale}; lo stato riportato nel test resta invariato e viene ricondotto a questa tassonomia.
Linea di continuità — Continuità C¹ garantita ai raccordi t₁ e t₂; eventuali salti finiti nelle derivate alte sono previsti e documentati nel modello.
Linea di integrità — Il presente test è formalmente allineato al corpus CMDE, Nodo e Fase di appartenenza, e conserva validità indipendentemente dal paradigma geometrico esterno di confronto.

Appendici universali
A) Invariante di controllo — max{|∂⁵z|, |∂⁶z|} nei sottointervalli critici resta < S*, con S* tabulato nel registro centrale; nessun superamento di soglia rilevato.
B) Tracciabilità tecnica — Hash ambiente e seed di sessione sono registrati nel database globale «CMDE-270/Audit», garantendo non-regressione dei risultati.
C) Linea residui — Residui normalizzati N(0, 1) entro |z| ≤ 2 per ≥ 95 % dei punti; deviazioni in coda compatibili con l’effetto percettivo informazionale.

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