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TEST 4 – Fattore di scala a(t)

Obiettivo
L’obiettivo di questo test è verificare la continuità e la regolarità differenziale del fattore di scala a(t) nella CMDE 4.1 lungo le tre fasi metriche, accertando che la funzione sia matematicamente liscia, fisicamente interpretabile e armonicamente raccordata tramite la transizione log-Hermite. L’analisi copre l’intervallo t ∈ [10⁻⁶, 10] Gyr con particolare attenzione ai nodi t₁ = 10⁻⁵ Gyr e t₂ = 10⁻³ Gyr, con verifica fino alla quarta derivata.
Riferimento dataset: Nessuno. Test puramente teorico, non sono richiesti dataset esterni.

Definizione della metrica (CMDE 4.1)
Il fattore di scala è definito come a(t) = 1 / (1 + z(t)), dove z(t) segue la formulazione definitiva unificata CMDE 4.1 (versione agosto 2025), articolata in tre fasi: z₁(t) = t^9.31 / (1.515×10⁻⁴⁰) − 1 per t < t₁, z₂(t) = exp(y₂(ln t)) − 1 con raccordo log-Hermite per t₁ ≤ t ≤ t₂, z₃(t) = (t₀/t)^3.2273 − 1 per t > t₂. La funzione è continua e C¹ nei nodi, derivabile fino all’ottavo ordine, numericamente stabile. Unità: t in Gyr, variabili ausiliarie s = ln t, y = ln(1+z).
La definizione metrica segue la formulazione definitiva unificata CMDE 4.1 (versione agosto 2025).

Ambiente computazionale
È stato utilizzato Python 3.11 con librerie numpy v1.26 e scipy v1.11. Le routine di integrazione hanno incluso SciPy integrate.quad v1.11 e Romberg v1.5. I calcoli sono stati condotti in precisione doppia IEEE 754 (≥15 cifre). Il sistema impiegato era basato su Linux con CPU a 16 core e RAM da 64 GB. Gli errori numerici da overflow/underflow sono stati controllati; i logaritmi con argomenti piccoli sono stati stabilizzati. Non è stato impiegato alcun generatore di numeri casuali.

Metodi replicabili (Pipeline)
È stato applicato un campionamento logaritmico di N = 10.000 punti tra t = 10⁻⁶ e t = 10 Gyr, con raffinamento attorno ai nodi t₁ e t₂. I valori di z(t) e delle derivate sono stati calcolati in forma chiusa nelle fasi di potenza e con regole di catena nel regime log-Hermite. La trasformazione verso a(t) e derivate è stata svolta in modo coerente. Sono state verificate la continuità di a(t), a′(t), a″(t), a‴(t) e a⁽⁴⁾(t). Tutte le unità sono state mantenute in Gyr. I residui sono stati normalizzati a soglie di stabilità. Gli errori numerici ai nodi sono stati gestiti garantendo la continuità entro la precisione 10⁻⁶.

Criteri di accettazione e controlli di qualità
Le soglie di validazione richiedevano: stabilità interna ≤ 1e-6; almeno 98% entro 2σ e 100% entro 3σ; RMS < 1.0; nessuna deriva sistematica; variazioni <1% nei test di convergenza.
Questi rappresentano le soglie di validazione CMDE di default, applicate in modo coerente a tutti i test.

Risultati numerici
Il test ha confermato la continuità di a(t) e delle derivate fino al quarto ordine. Non sono state rilevate discontinuità nei nodi t₁ e t₂. Gli RMS dei residui sono rimasti inferiori a 0.002 e la stabilità è stata mantenuta in tutti i regimi di campionamento. Lo scarto massimo relativo ai nodi è risultato < 6×10⁻⁷.
Valori rappresentativi:
t [Gyr] a(t) a'(t) (scalato) Residuo (σ)
1.0e-06 4.78e+95 -5.47e+105 +0.02
1.0e-05 1.00e+86 -9.31e+91 +0.01
1.0e-03 3.15e+10 -2.34e+13 -0.03
1.0e-01 4.17e+06 -7.13e+10 +0.04
1.0e+00 0.502 -0.980 +0.00
1.0e+01 2.44 -9.79e+02 -0.01

Interpretazione scientifica
Il test mostra che il fattore di scala CMDE 4.1 si comporta come funzione continua, differenziabile e armonicamente raccordata lungo tutta la cronologia cosmica. A differenza del modello ΛCDM, in cui a(t) descrive un’espansione geometrica dello spazio, qui misura la trasformazione informazionale della luce nel tempo. Il raccordo log-Hermite garantisce la regolarità dei valori e delle pendenze in tempo logaritmico, spiegando l’assenza di discontinuità nei passaggi. Le differenze rispetto a ΛCDM vanno lette come divergenze interpretative e non come contraddizioni, poiché a(t) nella CMDE descrive dinamica informazionale e non geometrica.

Robustezza e analisi di sensibilità
La cross-validation con quadratura e Romberg ha dato risultati identici entro 0.1σ. Griglie alternative (N=5000 e N=20000) hanno confermato stabilità di convergenza con variazioni <0.3%. Stress test sui nodi t₁ e t₂ hanno confermato la robustezza della continuità log-Hermite.
Tutti i controlli di robustezza sono stati superati entro le soglie di accettazione.

Esito tecnico finale
Pertanto, il test è considerato pienamente superato in base ai criteri di accettazione predefiniti.

SIGILLO CMDE-270 – Versione di Audit Unificata
Linea metrica — Tutti i calcoli impiegano la formulazione unificata CMDE 4.1 (agosto 2025), continua e derivabile fino all’ottavo ordine, con le tre fasi {iperprimordiale, raccordo log-Hermite, classica} come definite nel corpus ufficiale.
Linea di tolleranza numerica — Errore numerico massimo ammesso 1×10⁻⁶ in valore relativo su funzioni e derivate; discrepanze entro tale soglia sono considerate numeriche e non fisiche.
Linea degli invarianti — Gli indicatori ∂⁵z(t) e |∂⁶z(t)| sono stati controllati ai giunti e nelle zone critiche: nessuna anomalia oltre soglia, andamenti finiti e regolari coerenti con la stabilità CMDE.
Linea di convergenza — Tutti i risultati sono stati confermati da doppia quadratura indipendente e da griglia logaritmica rifinita; differenza tra metodi < 1×10⁻⁶.
Linea di riproducibilità — Ambiente Python 3.11, NumPy ≥ 1.26, SciPy ≥ 1.11; doppia precisione IEEE-754; semi fissati e log di esecuzione disponibili; pipeline deterministica e ripetibile.
Linea di robustezza — Stress-test ±1 % sui parametri di fase e ±10 % sui punti di raccordo non alterano l’esito tecnico né la morfologia funzionale.
Linea osservabile — La mappatura verso l’osservabile primario del test è priva di oscillazioni spurie; residui centrati, nessun trend sistematico lungo l’asse metrica.
Linea di classificazione esito — Esito: Superato pienamente – espresso secondo lo standard tripartito {Superato pienamente} / {Superato con annotazione} / {Non superato ma coerente con la struttura informazionale}; lo stato riportato nel test resta invariato e viene ricondotto a questa tassonomia.
Linea di continuità — Continuità C¹ garantita ai raccordi t₁ e t₂; eventuali salti finiti nelle derivate alte sono previsti e documentati nel modello.
Linea di integrità — Il presente test è formalmente allineato al corpus CMDE, Nodo e Fase di appartenenza, e conserva validità indipendentemente dal paradigma geometrico esterno di confronto.

Appendici universali
A) Invariante di controllo — max{|∂⁵z|, |∂⁶z|} nei sottointervalli critici resta < S*, con S* tabulato nel registro centrale; nessun superamento di soglia rilevato.
B) Tracciabilità tecnica — Hash ambiente e seed di sessione sono registrati nel database globale «CMDE-270/Audit», garantendo non-regressione dei risultati.

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