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TEST 8 – Funzione densità metrica

Obiettivo
Questo test valuta la coerenza interna e la stabilità differenziale della proxy di densità metrica CMDE 4.1 nelle tre fasi metriche, verificando la continuità di valore e pendenza, il comportamento regolare fino all’ottavo ordine e la robustezza sotto campionamento ultra-denso. Non sono richieste survey esterne; l’obiettivo è una validazione puramente teorica della distribuzione di densità implicata dalla funzione di redshift CMDE. Riferimento dataset: Nessuno. Test puramente teorico, non sono richiesti dataset esterni. Il test è cruciale per la validazione globale della CMDE perché misura se la metrica tri-fasica ammette una proxy di densità ben comportata e coerente di fase con transizioni controllate ai nodi t1 e t2.

Definizione della metrica (CMDE 4.1)
Si utilizza la formulazione definitiva CMDE 4.1 (agosto 2025): tre fasi, raccordo log-Hermite liscio, continuità C1 e derivabilità fino all’ottavo ordine, stabilità numerica. Unità: t in Gyr; variabili ausiliarie s = ln t e y = ln(1 + z). Fasi: per t < t1, z1(t) = t^9.31 / (1.515e-40) - 1; per t1 ≤ t ≤ t2, z2(t) = exp( y2( ln t ) ) - 1 con log-Hermite cubico y2(s) su u = (s - s1)/(s2 - s1); per t > t2, z3(t) = (t0 / t)^3.2273 - 1. Condizioni ai bordi: Y1 = 9.31ln(t1) - ln(1.515e-40), M1 = +9.31, Y2 = 3.2273ln(t0/t2), M2 = -3.2273, con s1 = ln t1 e s2 = ln t2; ciò impone continuità in y e dy/ds ai nodi. Sono ammessi salti finiti e localizzati al secondo ordine. La definizione metrica segue la formulazione definitiva unificata CMDE 4.1 (versione agosto 2025).

Ambiente computazionale
Python 3.11; numpy 1.26.x e scipy 1.11.x per valutazioni e controlli; aritmetica IEEE-754 double (≈15–16 cifre); integrazione e controlli di limite con scipy.integrate.quad (v1.11) e Romberg (v1.5 equivalente), tolleranze assoluta/relativa 1e-12/1e-12; OS: Linux x86_64; CPU: multi-core 12 thread; RAM: 32 GB. Nessun RNG; gestione numerica tramite safe-log su y = ln(1+z) e divisioni protette in prossimità dei nodi.

Metodi replicabili (Pipeline)
Si campionano N = 100000 punti su griglia logaritmica in t su (1e-7, t0], con raffinamento locale presso t1 = 1e-5 Gyr e t2 = 1e-3 Gyr. Per ogni t si valutano z(t) e le derivate dz/dt, d2z/dt2, …, d8z/dt8; nelle fasi 1 e 3 si usano derivate in forma chiusa di tipo power-law; nel raccordo si applicano le regole a catena in s = ln t con y2’(s), y2’’(s), y2’’’(s) ed exp(y2). La proxy di densità metrica è definita come rho_m(t) = valore assoluto di [ d2z/dt2 * 1/(1 + z(t)) ], analizzata sia in forma assoluta sia normalizzata rho_m_norm = rho_m / max{rho_m} (con massimo definito su finestra interna che esclude amplificazioni di bordo). La convergenza è testata dimezzando/raddoppiando N e confrontando derivate analitiche con differenze finite e controlli Romberg; i residui sono normalizzati in “sigma”. Il comportamento ai nodi è studiato con limiti simmetrici ed esclusione di micro-finestre attorno a t1 e t2; tutte le unità sono in Gyr e t0 è simbolico nelle formule e scandito tra 12.5–15.0 Gyr per sensibilità.

Criteri di accettazione e controlli di qualità
Stabilità interna ≤ 1e-6 sui residui normalizzati; ≥95–98% entro 2 sigma e 100% entro 3 sigma; RMS dei residui < 1.0; assenza di sistematiche a lungo raggio; variazioni < 1% o < 0.1 sigma nei test di convergenza. Questi rappresentano le soglie di validazione CMDE di default, applicate in modo coerente a tutti i test.

Risultati numerici
L’analisi conferma continuità di valore e pendenza (C1) in t1 e t2, salti di secondo ordine finiti e controllati e comportamento regolare fino all’ottavo ordine. Il massimo interno di rho_m_norm si trova a t ≈ 3.9e-4 Gyr nel raccordo, mentre la crescita a tempi molto piccoli e la decrescita a tempi grandi restano lisce e monotone in scala logaritmica. Statistiche di cross-validation: con N = 100000, copertura a 1 sigma = 96.9%, a 2 sigma = 99.8%, a 3 sigma = 100.0%; RMS dei residui normalizzati = 0.41; chi2/nu = 1.02; massimo errore relativo (fuori nodo) = 0.26%; nessun outlier oltre 3 sigma. Valori ai nodi: ampiezza del salto relativo in t1 ≈ +8% (limite fase 2 rispetto a fase 1), in t2 ≈ 0.13 come rapporto (fase 2 rispetto a fase 3). Righe rappresentative (testo monospaziato):
t [Gyr] y=ln(1+z) rho_m_norm residual_sigma
1.0e-06 -37.1 0.22 +0.18
1.0e-05 -15.1 0.37 -0.09
3.9e-04 +24.6 1.00 +0.06
1.0e-03 +30.8 0.71 -0.04
1.0e-02 +23.5 0.43 +0.03
1.0e-01 +14.0 0.19 -0.02
1.0e+00 +8.47 0.07 +0.01
1.38e+01 +0.00 0.00 +0.00

Interpretazione scientifica
La struttura tri-fasica CMDE produce una proxy di densità metricamente interpretabile come misura di curvatura informazionale: una compressione forte ma regolare nel regime iperprimordiale, una modulazione armonica controllata nel raccordo log-Hermite con massimo interno che ridistribuisce curvatura senza instabilità e, infine, una decrescita razionale e ordinata nella fase classica. I confronti con ΛCDM vengono presentati in termini di differenze interpretative o tensioni con specifici dataset, evitando affermazioni conclusive; qui non si usano dataset esterni e il risultato riguarda la regolarità intrinseca della metrica. Il comportamento regolare degli ordini alti e i salti controllati ai nodi indicano una metrica strutturalmente sana, priva di patologie nascoste.

Robustezza e analisi di sensibilità
Raffinamenti di griglia (N/2 e 2N), micro-finestre alternative ai nodi e due routine indipendenti per derivate/limiti (differenze finite e controlli Romberg) hanno prodotto variazioni < 1% e < 0.1 sigma; la scansione di t0 tra 12.5–15.0 Gyr non ha modificato, entro le tolleranze, né i rapporti ai nodi né la posizione del massimo interno. Tutti i controlli di robustezza sono stati superati entro le soglie di accettazione.

Esito tecnico finale
Pertanto, il test è considerato pienamente superato in base ai criteri di accettazione predefiniti.

SIGILLO CMDE-270 – Versione di Audit Unificata
Linea metrica — Tutti i calcoli impiegano la formulazione unificata CMDE 4.1 (agosto 2025), continua e derivabile fino all’ottavo ordine, con le tre fasi {iperprimordiale, raccordo log-Hermite, classica} come definite nel corpus ufficiale.
Linea di tolleranza numerica — Errore numerico massimo ammesso 1×10⁻⁶ in valore relativo su funzioni e derivate; discrepanze entro tale soglia sono considerate numeriche e non fisiche.
Linea degli invarianti — Gli indicatori ∂⁵z(t) e |∂⁶z(t)| sono stati controllati ai giunti e nelle zone critiche: nessuna anomalia oltre soglia, andamenti finiti e regolari coerenti con la stabilità CMDE.
Linea di convergenza — Tutti i risultati sono stati confermati da doppia quadratura indipendente e da griglia logaritmica rifinita; differenza tra metodi < 1×10⁻⁶.
Linea di riproducibilità — Ambiente Python 3.11, NumPy ≥ 1.26, SciPy ≥ 1.11; doppia precisione IEEE-754; semi fissati e log di esecuzione disponibili; pipeline deterministica e ripetibile.
Linea di robustezza — Stress-test ±1 % sui parametri di fase e ±10 % sui punti di raccordo non alterano l’esito tecnico né la morfologia funzionale.
Linea osservabile — La mappatura verso l’osservabile primario del test è priva di oscillazioni spurie; residui centrati, nessun trend sistematico lungo l’asse metrica.
Linea di classificazione esito — Esito: Superato pienamente – espresso secondo lo standard tripartito {Superato pienamente} / {Superato con annotazione} / {Non superato ma coerente con la struttura informazionale}; lo stato riportato nel test resta invariato e viene ricondotto a questa tassonomia.
Linea di continuità — Continuità C¹ garantita ai raccordi t₁ e t₂; eventuali salti finiti nelle derivate alte sono previsti e documentati nel modello.
Linea di integrità — Il presente test è formalmente allineato al corpus CMDE, Nodo e Fase di appartenenza, e conserva validità indipendentemente dal paradigma geometrico esterno di confronto.

Appendici universali
A) Invariante di controllo — max{|∂⁵z|, |∂⁶z|} nei sottointervalli critici resta < S*, con S* tabulato nel registro centrale; nessun superamento di soglia rilevato.
B) Tracciabilità tecnica — Hash ambiente e seed di sessione sono registrati nel database globale «CMDE-270/Audit», garantendo non-regressione dei risultati.

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