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Le leggi non finiscono mai di agire

Superficie rocciosa naturale levigata da processi di erosione lenti e continui nel tempo, con strati di pietra arrotondati e cavità scavate visibili, sotto una luce neutra e uniforme, senza presenza umana, paesaggio ordinario che mette in evidenza la persistenza silenziosa delle leggi naturali ancora in azione.

Una volta enunciate, le sei leggi del Trattato non si esauriscono. Non sono affermazioni che valgono solo all’inizio, né principi che restano confinati a una fase primordiale del cosmo. Ogni legge continua ad agire in ogni istante, anche quando l’universo sembra ormai stabilizzato nelle sue forme più complesse. La Legge Fondativa 0 non smette mai di operare: ogni trasformazione, anche la più minuta, continua a presupporre il tempo come condizione minima. La curva originaria non si spegne, la densità informazionale non scompare, le strutture non cessano di essere pieghe del ritmo, le relazioni non smettono di influenzarsi, la direzione temporale non torna mai simmetrica e lo spazio continua a essere percepito senza mai diventare sostanza. Le leggi non appartengono al passato dell’universo: appartengono al suo presente permanente. Il Trattato non descrive ciò che è accaduto, ma ciò che accade continuamente, anche ora, anche qui. Comprendere le sei leggi non significa collocarle in una sequenza storica, ma riconoscere che ogni fenomeno, ogni osservazione, ogni forma di coscienza è ancora immersa nella loro azione silenziosa. Le leggi non sono un’origine lontana: sono una pressione costante che mantiene il cosmo coerente con sé stesso.

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