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Perché “z”? Il simbolo che misura la distanza senza parlare di spazio
Nella cosmologia classica, la lettera z indica il redshift, lo spostamento verso il rosso della luce proveniente da oggetti lontani. È...
5 ore faTempo di lettura: 1 min


Sincronicità cosmica: quando eventi lontani battono allo stesso tempo
Nella fisica classica ogni relazione tra eventi richiede un filo invisibile che li unisca, un segnale, un’influenza, una causa che...
4 giorni faTempo di lettura: 2 min


Lo spazio c’è ancora? Cosa resta quando la metrica misura solo il tempo
Chi legge la CMDE per la prima volta si chiede, quasi inevitabilmente: ma lo spazio, che fine fa? Se tutto è basato sul tempo, se la...
5 giorni faTempo di lettura: 2 min


Non misura distanze: z(t) come atto fondativo della CMDE
Tutti cercano di sapere quanto è lontano qualcosa. Quanto si è spostato, quanto si è allungato, quanto ha viaggiato nello spazio. È un...
3 agoTempo di lettura: 2 min


z(t): la curva che non poteva essere diversa
Ci sono curve che si costruiscono a partire dai dati, inseguendo punti, limando residui, rincorrendo il miglior fit. E poi ci sono curve...
1 agoTempo di lettura: 2 min


Il presente non è neutro: la CMDE e l’assenza del redshift zero
Tutti credono che ci sia un momento, uno solo, in cui l’universo si ferma. Un istante in cui il redshift è zero, il tempo è adesso, e...
29 lugTempo di lettura: 2 min


Il tempo non si inverte: la direzionalità informazionale della CMDE
Tutti parlano del tempo come se fosse una linea, un asse neutro su cui ci si può muovere avanti o indietro, come in una storia da...
28 lugTempo di lettura: 2 min


Una sola curva, un solo racconto: l’unicità metrica della CMDE
In un universo dove tutto sembra moltiplicarsi — modelli, ipotesi, interpretazioni — la CMDE ha scelto di seguire una sola curva. Non è...
25 lugTempo di lettura: 2 min


L’universo non evolve. Si riorganizza: la CMDE come logica metrica del cambiamento
Ci hanno abituati a pensare l’universo come qualcosa che evolve. Come un meccanismo in divenire, che parte da uno stato iniziale e poi...
24 lugTempo di lettura: 2 min


L’universo non è lontano. È profondo: la CMDE come immersione metrica nel tempo
Quando guardiamo una galassia distante, ci dicono che la stiamo osservando “com’era miliardi di anni fa”. È una frase ripetuta ovunque....
22 lugTempo di lettura: 2 min


La rapidità che non accelera: il senso dell’esponenziale nella fase iperprimordiale della CMDE
C’è un tratto, all’inizio di z(t), che sembra esplodere nel nulla. È una curva esponenziale così ripida, così stretta, così affilata, che...
20 lugTempo di lettura: 2 min


Non dobbiamo interpretare l’universo. Dobbiamo riascoltarlo: la CMDE come inversione percettiva
Le grandi teorie fisiche del Novecento ci hanno insegnato a raccogliere dati e poi a interpretarli. Misuriamo, confrontiamo, modifichiamo...
18 lugTempo di lettura: 2 min


Non servono forze. Serve coerenza: la CMDE e il superamento della causalità lineare
Abbiamo imparato a pensare l’universo come una lunga catena di cause ed effetti. Un evento genera un altro, una forza agisce su un corpo,...
17 lugTempo di lettura: 2 min


Non stiamo guardando il passato. Stiamo toccando il tempo: la CMDE come presenza metrica della luce
Ci hanno abituati a pensare che osservare il cosmo significhi tornare indietro. Che più guardiamo lontano, più vediamo il passato. Che...
16 lugTempo di lettura: 2 min


Spiegare l’universo senza moltiplicare il reale: la CMDE come principio di sobrietà cosmologica
C’è un principio antico nella scienza, spesso dimenticato quando l’universo sembra diventare troppo complicato: non moltiplicare le...
15 lugTempo di lettura: 2 min


Il ritmo del cosmo non è misurato. È generato: la CMDE come metrica della pulsazione temporale
Quando osserviamo il cielo, sentiamo che il tempo ha un ritmo. Le pulsar scandiscono frequenze millisecondo dopo millisecondo, le stelle...
13 lugTempo di lettura: 2 min


Nessuna distanza. Solo variazione: la CMDE e il tramonto delle coordinate
Per secoli abbiamo costruito la nostra idea di universo su un presupposto semplice: che le cose abbiano una posizione. Che ogni stella,...
12 lugTempo di lettura: 2 min


Non è l’universo che parla. È la metrica che ci fa capire cosa dice
Tutti dicono che l’universo ci parla. Che la luce porta messaggi, che le galassie ci raccontano il passato, che il redshift ci svela...
10 lugTempo di lettura: 2 min


Il tempo come struttura selettiva: perché la CMDE non prevede ogni possibile universo
Molti immaginano che il tempo, per come lo conosciamo, sia solo una linea tra infinite possibilità. Che l’universo che osserviamo sia uno...
6 lugTempo di lettura: 2 min


L’universo come campo di memoria: la CMDE e la percezione del tempo
Non basta dire che il tempo, nella CMDE 4.1, è una trasformazione informazionale. Occorre chiedersi: che cosa resta mentre si trasforma?...
4 lugTempo di lettura: 2 min


Stabilità metrica senza materia oscura: come la CMDE regge il cosmo con l’informazione
Nel modello standard, la stabilità dell’universo è una questione di forze. Si introduce materia oscura per tenere insieme le galassie,...
2 lugTempo di lettura: 2 min


La fase classica razionale: la metrica che si stabilizza
C’è un punto, nel cammino della luce, in cui la variazione smette di essere un mutamento continuo e diventa un codice. Un punto in cui...
28 giuTempo di lettura: 2 min


Il raccordo dolce: il tempo che affiora
C’è un momento nell’universo in cui il silenzio smette di essere puro, e inizia a diventare ritmo. Un momento in cui la trasformazione...
27 giuTempo di lettura: 2 min


La fase iperprimordiale: l’inizio senza coordinate
Tutti parlano di inizio. Ma quasi sempre, quando lo fanno, immaginano un punto, un istante, una scintilla. Un prima e un dopo, separati...
26 giuTempo di lettura: 2 min
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