LEGGE FONDATIVA 0 – Il Tempo come Condizione Minima di Esistenza
- Ivan Carenzi

- 23 giu
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 8 set

"Il tempo non è un oggetto, ma la condizione minima affinché qualcosa possa accadere. Nessuna realtà può esistere, né essere pensata, né essere osservata, senza almeno una trasformazione. Ogni trasformazione presuppone tempo.
Il tempo non nasce: è la forma logica della possibilità."
Tutto ciò che può accadere, pensarsi, esprimersi o perfino ipotizzarsi presuppone già una trasformazione. E ogni trasformazione, per essere anche solo immaginabile, richiede tempo. Non un tempo fisico, misurabile, rappresentabile con orologi o equazioni. Ma un tempo più profondo, più primitivo, più fondativo. Questa legge non nasce per descrivere il tempo come lo si osserva nel mondo, ma per affermare che senza tempo nessun mondo potrebbe neppure affacciarsi alla soglia dell’essere. Il tempo, in questo senso, non è un oggetto tra gli altri, né un fenomeno tra fenomeni: è il presupposto logico dell’accadere. È la forma minima che permette a qualcosa – qualunque cosa – di iniziare a essere. Ecco perché la Legge 0 non chiede da dove venga il tempo. La domanda stessa, per esistere, è già immersa in una sequenza logica, in una progressione minima, in un prima e un dopo. Perciò non è il tempo a dover essere generato: è il tempo che rende generabile tutto il resto. In questa visione, il tempo non è ciclico, non è lineare, non è un vettore fisico o una proprietà dello spazio: è la possibilità informazionale che qualcosa muti. È l’apertura originaria alla differenza. Un pensiero che risuona oggi anche con alcune delle più audaci prospettive della fisica relazionale, dove la realtà stessa sembra emergere da relazioni, trasformazioni e scambi, non da entità isolate. Ma qui, nel Trattato CMDE, la Legge 0 assume un ruolo ancora più essenziale: è il terreno primo, la soglia logica, il postulato di possibilità da cui tutte le altre leggi potranno scaturire. Non perché il tempo spieghi tutto, ma perché senza tempo non si può spiegare nulla. Senza tempo non si può nemmeno cominciare.


