La legge prima della legge
- Ivan Carenzi

- 22 ott
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Prima che esistessero le sei leggi, esisteva la necessità che potessero esistere. Nessuna realtà può manifestarsi senza una coerenza minima, e quella coerenza è già un embrione di legge. La CMDE lo mostra in silenzio: la funzione non nasce perché qualcuno la scrive, ma perché il tempo non può esistere senza una regola che lo renda misurabile. Prima ancora che la Legge 0 dichiarasse il tempo come condizione minima, quella condizione stava già agendo, invisibile e inevitabile, come impulso alla coerenza. La legge non è un’invenzione: è il modo in cui l’universo evita di disperdersi. Ogni struttura, ogni trasformazione, ogni ritmo ha bisogno di un criterio che lo renda riconoscibile a sé stesso, e quel criterio è la legge. Ma prima che le leggi fossero sei, prima che fossero formulate, c’era solo una tensione: la necessità che qualcosa potesse essere vero nello stesso istante in cui accadeva. È da quella tensione che nasce l’ordine. Il Trattato non comincia con un numero, ma con un atto di riconoscimento: la legge prima della legge non si scrive, si sente. È la soglia dove l’universo scopre di dover rispettare sé stesso.


