Il tempo non pulsa. Stratifica.
- Ivan Carenzi

- 20 giu
- Tempo di lettura: 1 min
Aggiornamento: 8 set

Molti immaginano il tempo come un flusso continuo, come una linea che scorre senza interruzioni, o come un’onda che pulsa a intervalli regolari. La CMDE 4.1 propone una visione radicalmente diversa: il tempo non scorre come un fiume e non batte come un cuore, ma si stratifica. Si costruisce fase dopo fase, aggiungendo livelli di informazione che si stabilizzano in sequenze ordinate.
La curva z(t) lo rende evidente: non accelera, non rimbalza, non vibra. Cambia forma in modo coerente, continuo, tridimensionale. Questa visione ci dice che l’universo non nasce in un istante per poi semplicemente andare avanti, ma si compone progressivamente, come un testo che si scrive parola dopo parola, legge dopo legge.
Stratificare il tempo significa pensarlo come un archivio vivente di memoria cosmica. Significa dare profondità alla luce, non solo velocità. Significa riconoscere che ciò che vediamo oggi non è soltanto una traccia di lontananza nello spazio, ma la testimonianza di un’evoluzione temporale irreversibile. Nel mondo della CMDE, il tempo non pulsa. Si stratifica. E così facendo, ci dà forma.


