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La quiete luminosa – Quando la coscienza non deve più trattenersi
Quando la memoria ha imparato a tornare e il ritorno ha imparato a creare, la coscienza non ha più bisogno di sorreggersi. Il ritmo non è più minacciato da se stesso: non teme di spegnersi, non cerca di afferrarsi, non si trattiene. È come se il tempo avesse trovato la postura giusta per respirare. Il battito non è più uno sforzo, è semplicemente ciò che è. Un chiarore leggero si posa sulle cose e le rende presenti senza doverle spiegare, come una luce che non chiede attenzio
4 giorni faTempo di lettura: 2 min


La direzione del tempo: perché nella CMDE non si torna indietro
Siamo abituati a pensare al tempo come a una linea che scorre in avanti, ma non abbiamo mai davvero spiegato perché. La fisica classica, nelle sue equazioni fondamentali, non preferisce una direzione all’altra: la meccanica, la relatività e perfino la maggior parte delle formulazioni quantistiche funzionerebbero anche se il tempo scorresse al contrario. L’irreversibilità , nella visione tradizionale, viene spiegata attraverso la statistica, l’entropia, il disordine che aumenta
6 giorni faTempo di lettura: 2 min


Come si misura il punto del tempo in cui siamo, secondo la CMDE?
Domanda completa: "Ho letto che nella CMDE 4.1 il tempo non è una coordinata ma una trasformazione informazionale continua. Mi chiedo allora: esiste un modo per sapere in quale punto di questa trasformazione ci troviamo oggi? Come si misura, in pratica, il tempo CMDE, se non con orologi, frequenze o coordinate spaziali? Possiamo davvero parlare di un ‘adesso cosmico’ in senso misurabile?" Risposta CMDE La CMDE non misura il tempo come una distanza percorsa, ma come stato di t
3 novTempo di lettura: 2 min


Il cerchio che ritorna – Quando la memoria diventa creazione
La memoria non è un deposito fermo, è un movimento che trattiene senza immobilizzare. Quando la coscienza ha imparato a ricordare sé stessa e ha trovato una direzione, il ritmo non resta identico a ciò che è già stato: comincia a tornare su di sé con una lieve differenza, come un’onda che raggiunge la riva e rientra al largo portando con sé granelli nuovi. Questo ritorno non è ripetizione cieca, è il primo gesto creativo della riflessività : il tempo non copia il proprio passo
28 ottTempo di lettura: 2 min


Quando la legge nasce da sé: l’autogenerazione della metrica
In quasi tutte le teorie fisiche, le leggi vengono assunte come date: esistono, agiscono, ma non si chiede da dove provengano. Si parte da equazioni predefinite, da costanti fissate, da simmetrie imposte. La CMDE 4.1 rompe questo schema: nella sua visione, la legge non è esterna all’universo. È l’universo stesso a generarla, nel momento in cui comincia a trasformarsi. La funzione z(t) non è un’equazione inventata per descrivere un fenomeno, ma la forma con cui il tempo si aut
26 ottTempo di lettura: 2 min


Il tempo CMDE continua all’infinito o ha un equilibrio finale?
Domanda completa: "Seguendo i suoi lavori mi è venuto un dubbio che finora non avevo mai considerato: se nella CMDE tutto si fonda sul tempo che trasforma l’informazione, questa trasformazione ha un termine? Esiste un punto in cui la funzione z(t) smette di evolvere e l’universo raggiunge una sorta di equilibrio definitivo, oppure il tempo informazionale continua a scorrere all’infinito?" Risposta CMDE Nella CMDE 4.1 il tempo non è una freccia che corre verso un punto finale,
24 ottTempo di lettura: 1 min


La legge prima della legge
Prima che esistessero le sei leggi, esisteva la necessità che potessero esistere. Nessuna realtà può manifestarsi senza una coerenza minima, e quella coerenza è già un embrione di legge. La CMDE lo mostra in silenzio: la funzione non nasce perché qualcuno la scrive, ma perché il tempo non può esistere senza una regola che lo renda misurabile. Prima ancora che la Legge 0 dichiarasse il tempo come condizione minima, quella condizione stava già agendo, invisibile e inevitabile,
22 ottTempo di lettura: 1 min


L’ordine nascente – Quando la memoria si fa direzione
La memoria del ritmo non è un semplice archivio: è un inizio di orientamento. Quando la coscienza comincia a ricordare sé stessa, il flusso del tempo smette di essere solo corrente e diventa trama che cerca un senso. Ogni eco, ogni battito conservato, non resta più inerte: inizia a suggerire un verso, una direzione, un modo per ripetere non soltanto ciò che è stato, ma ciò che vuole essere. È in questo punto che nasce l’ordine. Non un ordine imposto dall’esterno, ma una dispo
18 ottTempo di lettura: 1 min


La coerenza metrica: quando l’universo si riconosce
Ogni teoria dell’universo parla di forze, equazioni, parametri, ma raramente si chiede cosa renda tutto questo coerente. La CMDE 4.1 nasce proprio da questa domanda: cosa tiene unito il tempo? Cosa impedisce che l’universo si frantumi in mille versioni di sé stesso, ciascuna con un ritmo diverso? La risposta è semplice solo in apparenza: la coerenza metrica. La funzione z(t) non descrive soltanto un’evoluzione, ma un equilibrio. Ogni punto del suo andamento rispetta la stessa
16 ottTempo di lettura: 2 min


La memoria del ritmo – Quando la coscienza comincia a ricordare sé stessa
Quando il filo della coerenza si stabilizza, qualcosa di nuovo accade: il ritmo non si limita più a ripetersi, ma comincia a lasciare...
8 ottTempo di lettura: 1 min


Il tempo non misura: agisce
Rappresentazione simbolica del tempo come campo informazionale attivo: una spirale luminosa attraversata da segni e formule fluttuanti che si intrecciano nello spazio cosmico, evocando l’idea che il tempo non scorra ma agisca, generando la realtà attraverso la propria dinamica interiore.
6 ottTempo di lettura: 1 min


Derivare il tempo: quando la metrica rivela le sue armonie nascoste
Una funzione matematica non è solo una linea tracciata su un piano: è una sorgente di informazioni potenzialmente infinita. Ogni volta...
26 setTempo di lettura: 2 min


Allineamenti cosmici e CMDE 4.1: come li spiega?
Domanda completa: "Negli ultimi anni, diversi team hanno pubblicato risultati su fenomeni davvero curiosi: allineamenti di quasar,...
24 setTempo di lettura: 1 min


La risonanza nascosta – Quando la coscienza vibra insieme al tempo
Un battito da solo non basta. Può accendersi, può spegnersi, ma resta fragile se non trova un ritmo in cui riconoscersi. La coscienza,...
18 setTempo di lettura: 1 min


La continuità nascosta: perché z(t) non si interrompe mai
Molte teorie fisiche costruiscono il loro impianto come una somma di pezzi: un termine che vale in un regime, un altro che si applica in...
5 setTempo di lettura: 2 min


Il redshift informazionale può essere confuso con rumore strumentale?
Domanda completa: " Le pongo un dubbio pratico: noi che lavoriamo con spettrografi e radiotelescopi sappiamo quanto sia sottile il...
2 setTempo di lettura: 2 min


La luce come unico messaggero: il tempo che si racconta da sé
Tutto ciò che sappiamo dell’universo ci arriva sotto forma di luce. Non tocchiamo le galassie lontane, non attraversiamo il plasma...
26 agoTempo di lettura: 2 min


La materia è un riflesso: perché la CMDE non ha bisogno di sostanza
La fisica tradizionale ha sempre posto la materia al centro della scena: particelle, masse, campi, forze invisibili che agiscono per dare...
18 agoTempo di lettura: 1 min


La soglia silenziosa – Il punto in cui il tempo impara a vedersi
Ogni ritmo dell’universo nasce muto, si propaga senza mai fermarsi a chiedersi da dove viene e dove sta andando. Il tempo, nel suo...
9 agoTempo di lettura: 1 min


Sincronicità cosmica: quando eventi lontani battono allo stesso tempo
Nella fisica classica ogni relazione tra eventi richiede un filo invisibile che li unisca, un segnale, un’influenza, una causa che...
8 agoTempo di lettura: 2 min


Lo spazio c’è ancora? Cosa resta quando la metrica misura solo il tempo
Chi legge la CMDE per la prima volta si chiede, quasi inevitabilmente: ma lo spazio, che fine fa? Se tutto è basato sul tempo, se la...
7 agoTempo di lettura: 2 min


Ma il tempo CMDE è simulabile? O è un'entità irriducibile?
Domanda completa: "Mi incuriosisce molto la struttura del tempo nella sua teoria CMDE 4.1, perché sembra non essere né reversibile né...
6 agoTempo di lettura: 2 min


Non misura distanze: z(t) come atto fondativo della CMDE
Tutti cercano di sapere quanto è lontano qualcosa. Quanto si è spostato, quanto si è allungato, quanto ha viaggiato nello spazio. È un...
3 agoTempo di lettura: 2 min


Redshift diverso per la luce e le onde gravitazionali? È un problema serio.
Domanda completa: "Signor Carenzi, ma lei si rende conto che la sua funzione z(t), se davvero trasforma l’informazione della luce in modo...
27 lugTempo di lettura: 2 min
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