Che cosa intendiamo per informazione?
- Ivan Carenzi

- 20 set
- Tempo di lettura: 1 min

Quando parliamo di informazione, spesso pensiamo subito a numeri, dati, computer o notizie. Ma nella Fisica Informazionale il termine assume un significato più profondo: non riguarda soltanto ciò che scriviamo o leggiamo, ma l’ordine che permette a ogni cosa di esistere. L’informazione è la trama nascosta che organizza la realtà, il principio che rende possibile il passaggio dal caos a una forma riconoscibile.
Se la fisica tradizionale ci ha insegnato a leggere il mondo in termini di materia ed energia, oggi ci accorgiamo che questi due concetti, pur fondamentali, non bastano più. Materia ed energia descrivono il “che cosa”, ma non sempre il “come”. L’informazione interviene proprio qui: è ciò che lega le parti, che stabilisce connessioni, che fa sì che una sequenza di eventi non sia solo rumore, ma diventi un disegno con un senso.
Un esempio semplice ma potente è quello della vita. Il DNA non è soltanto molecole: è istruzioni, ordine, informazione che guida lo sviluppo di un organismo. Allo stesso modo, le galassie non sono solo ammassi di stelle: seguono pattern, trame di coerenza che vanno oltre la somma dei singoli elementi. Guardando in questa prospettiva, tutto — dalle cellule al cosmo — appare come il risultato di un filo invisibile che tiene insieme la complessità.
Guardare l’universo come informazione significa cambiare la prospettiva con cui leggiamo ogni fenomeno: non più soltanto materia ed energia, ma un intreccio di connessioni che genera coerenza. È in questa visione che la Fisica Informazionale trova la sua identità, offrendo un linguaggio capace di rivelare l’ordine nascosto nel cuore della realtà.


