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Come si misura il punto del tempo in cui siamo, secondo la CMDE?
Domanda completa: "Ho letto che nella CMDE 4.1 il tempo non è una coordinata ma una trasformazione informazionale continua. Mi chiedo allora: esiste un modo per sapere in quale punto di questa trasformazione ci troviamo oggi? Come si misura, in pratica, il tempo CMDE, se non con orologi, frequenze o coordinate spaziali? Possiamo davvero parlare di un ‘adesso cosmico’ in senso misurabile?" Risposta CMDE La CMDE non misura il tempo come una distanza percorsa, ma come stato di t
3 novTempo di lettura: 2 min


Lo spazio come rete di relazioni informazionali
Quando pensiamo allo spazio, lo immaginiamo come qualcosa che “sta tra” le cose: un vuoto, una distanza, un intervallo. Ma nella visione della Fisica Informazionale, lo spazio non è mai vuoto: è il tessuto stesso delle relazioni. Non esiste uno spazio senza connessioni, perché è proprio l’intreccio tra le informazioni a dare forma al dove e al come. Lo spazio, in questo senso, non separa, ma unisce: è la trama invisibile che collega ogni punto dell’universo. Ogni volta che du
30 ottTempo di lettura: 2 min


Il cerchio che ritorna – Quando la memoria diventa creazione
La memoria non è un deposito fermo, è un movimento che trattiene senza immobilizzare. Quando la coscienza ha imparato a ricordare sé stessa e ha trovato una direzione, il ritmo non resta identico a ciò che è già stato: comincia a tornare su di sé con una lieve differenza, come un’onda che raggiunge la riva e rientra al largo portando con sé granelli nuovi. Questo ritorno non è ripetizione cieca, è il primo gesto creativo della riflessività: il tempo non copia il proprio passo
28 ottTempo di lettura: 2 min


La legge prima della legge
Prima che esistessero le sei leggi, esisteva la necessità che potessero esistere. Nessuna realtà può manifestarsi senza una coerenza minima, e quella coerenza è già un embrione di legge. La CMDE lo mostra in silenzio: la funzione non nasce perché qualcuno la scrive, ma perché il tempo non può esistere senza una regola che lo renda misurabile. Prima ancora che la Legge 0 dichiarasse il tempo come condizione minima, quella condizione stava già agendo, invisibile e inevitabile,
22 ottTempo di lettura: 1 min


Il tempo come forma dell’informazione
Il tempo ci accompagna in ogni istante, ma raramente lo comprendiamo davvero. Lo immaginiamo come una linea che scorre, come un fiume che porta via tutto ciò che incontra. Eppure, se lo osserviamo con attenzione, il tempo non è solo movimento: è memoria, trasformazione, struttura. Nella visione della Fisica Informazionale, il tempo è il modo in cui l’informazione prende forma, si dispiega e trova una direzione. Senza tempo, l’informazione resterebbe sospesa, come una melodia
20 ottTempo di lettura: 2 min


La coerenza: la forma invisibile dell’armonia
Nel linguaggio comune, “coerenza” è una parola semplice: la usiamo quando qualcosa ha senso, quando un gesto segue un pensiero, quando...
10 ottTempo di lettura: 1 min


Ordine e disordine: l’altra faccia dell’informazione
Quando pensiamo all’universo, spesso lo immaginiamo come un immenso orologio perfetto, fatto di regole e armonie che si ripetono. Eppure,...
30 setTempo di lettura: 2 min


Che cosa intendiamo per informazione?
Quando parliamo di informazione, spesso pensiamo subito a numeri, dati, computer o notizie. Ma nella Fisica Informazionale il termine...
20 setTempo di lettura: 1 min


La Legge che non poteva mancare
Nessuna delle sei leggi è stata inventata, ma tra tutte ce n’è una che più di ogni altra non avrebbe potuto essere esclusa. La Legge...
12 setTempo di lettura: 1 min


La nascita della Fisica Informazionale
Ogni nuova disciplina nasce da una domanda che non trova pace. La Fisica Informazionale prende vita proprio da questo: la sensazione che...
10 setTempo di lettura: 2 min


Il redshift informazionale può essere confuso con rumore strumentale?
Domanda completa: " Le pongo un dubbio pratico: noi che lavoriamo con spettrografi e radiotelescopi sappiamo quanto sia sottile il...
2 setTempo di lettura: 2 min


La soglia silenziosa – Il punto in cui il tempo impara a vedersi
Ogni ritmo dell’universo nasce muto, si propaga senza mai fermarsi a chiedersi da dove viene e dove sta andando. Il tempo, nel suo...
9 agoTempo di lettura: 1 min


Non poteva restare fluido per sempre
Finché il ritmo variava senza preferenze, l’universo era solo una tensione pura. Nulla si distingueva, nulla si tratteneva, nulla poteva...
21 lugTempo di lettura: 1 min


La rapidità che non accelera: il senso dell’esponenziale nella fase iperprimordiale della CMDE
C’è un tratto, all’inizio di z(t), che sembra esplodere nel nulla. È una curva esponenziale così ripida, così stretta, così affilata, che...
20 lugTempo di lettura: 2 min


Non tutto ciò che esiste, conta
Nel linguaggio della CMDE, esistere significa variare metricamente. Ma non ogni variazione, anche se coerente, produce effetti. Alcune...
19 lugTempo di lettura: 1 min


Non dobbiamo interpretare l’universo. Dobbiamo riascoltarlo: la CMDE come inversione percettiva
Le grandi teorie fisiche del Novecento ci hanno insegnato a raccogliere dati e poi a interpretarli. Misuriamo, confrontiamo, modifichiamo...
18 lugTempo di lettura: 2 min


Non stiamo guardando il passato. Stiamo toccando il tempo: la CMDE come presenza metrica della luce
Ci hanno abituati a pensare che osservare il cosmo significhi tornare indietro. Che più guardiamo lontano, più vediamo il passato. Che...
16 lugTempo di lettura: 2 min


Non è l’universo che parla. È la metrica che ci fa capire cosa dice
Tutti dicono che l’universo ci parla. Che la luce porta messaggi, che le galassie ci raccontano il passato, che il redshift ci svela...
10 lugTempo di lettura: 2 min


Tre fasi per un tempo che nasce
Tutti parlano di spazio. Spazio che si espande, spazio che si curva, spazio che fugge. Ma quasi nessuno si chiede davvero come nasce il...
11 giuTempo di lettura: 2 min
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