top of page

Le ricostruzioni H(z) delle survey sembrano misurare l’espansione dello spazio. Come le interpreta la CMDE?

Domanda completa:

"Una cosa che ancora non mi è chiara è questa: diverse survey, dai BAO ai cosmic chronometers, ricostruiscono quello che chiamano H(z), cioè la storia dell’espansione dell’universo. Questi risultati sembrano confermare un universo che si espande e accelera. Se la CMDE sostiene che non esiste espansione dello spazio, come interpreta allora queste ricostruzioni? Cosa stanno davvero misurando gli astronomi?"

Risposta CMDE

Nella visione CMDE 4.1, le ricostruzioni di H(z) non misurano la dilatazione dello spazio, ma la derivata informazionale del ritmo temporale. Le survey non stanno registrando un allungamento geometrico delle distanze, bensì l’effetto combinato della trasformazione z(t) sulla luce che attraversa epoche diverse. L’osservabile che chiamiamo H(z) nasce assumendo che il redshift sia prodotto dall’espansione: questo è un presupposto, non una misura. Se si sostituisce al paradigma metrico classico la metrica informazionale della CMDE, la stessa struttura dati non descrive più l’allungamento dello spazio, ma la variazione del gradiente temporale tra emissione e ricezione. In altre parole, ciò che appare come “storia dell’espansione” è in realtà la storia della trasformazione informazionale: un ritmo che accelera nella fase razionale della CMDE non perché lo spazio acceleri, ma perché la percezione energetica della luce cambia secondo la struttura z(t). Ciò che conta, nelle misure BAO e nei cosmic chronometers, non è la geometria, ma la coerenza interna dei segnali luminosi. E questa coerenza, all’interno della CMDE, è spiegata interamente dal comportamento derivativo della metrica temporale, senza necessità di spazio in espansione né di energia oscura.


Conclusione

Le survey non “vedono” lo spazio che si espande: vedono la luce che ricorda il proprio tempo. H(z) non è la cronaca di un universo che si dilata, ma la traccia di un ritmo informazionale che cambia. La CMDE non elimina i dati: li libera dal paradigma geometrico che li interpretava.

bottom of page