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Lo spazio come rete di relazioni informazionali
Quando pensiamo allo spazio, lo immaginiamo come qualcosa che “sta tra” le cose: un vuoto, una distanza, un intervallo. Ma nella visione della Fisica Informazionale, lo spazio non è mai vuoto: è il tessuto stesso delle relazioni. Non esiste uno spazio senza connessioni, perché è proprio l’intreccio tra le informazioni a dare forma al dove e al come. Lo spazio, in questo senso, non separa, ma unisce: è la trama invisibile che collega ogni punto dell’universo. Ogni volta che du
30 ottTempo di lettura: 2 min


Quando la legge nasce da sé: l’autogenerazione della metrica
In quasi tutte le teorie fisiche, le leggi vengono assunte come date: esistono, agiscono, ma non si chiede da dove provengano. Si parte da equazioni predefinite, da costanti fissate, da simmetrie imposte. La CMDE 4.1 rompe questo schema: nella sua visione, la legge non è esterna all’universo. È l’universo stesso a generarla, nel momento in cui comincia a trasformarsi. La funzione z(t) non è un’equazione inventata per descrivere un fenomeno, ma la forma con cui il tempo si aut
26 ottTempo di lettura: 2 min


La legge prima della legge
Prima che esistessero le sei leggi, esisteva la necessità che potessero esistere. Nessuna realtà può manifestarsi senza una coerenza minima, e quella coerenza è già un embrione di legge. La CMDE lo mostra in silenzio: la funzione non nasce perché qualcuno la scrive, ma perché il tempo non può esistere senza una regola che lo renda misurabile. Prima ancora che la Legge 0 dichiarasse il tempo come condizione minima, quella condizione stava già agendo, invisibile e inevitabile,
22 ottTempo di lettura: 1 min


Il tempo non misura: agisce
Rappresentazione simbolica del tempo come campo informazionale attivo: una spirale luminosa attraversata da segni e formule fluttuanti che si intrecciano nello spazio cosmico, evocando l’idea che il tempo non scorra ma agisca, generando la realtà attraverso la propria dinamica interiore.
6 ottTempo di lettura: 1 min


Derivare il tempo: quando la metrica rivela le sue armonie nascoste
Una funzione matematica non è solo una linea tracciata su un piano: è una sorgente di informazioni potenzialmente infinita. Ogni volta...
26 setTempo di lettura: 2 min


Allineamenti cosmici e CMDE 4.1: come li spiega?
Domanda completa: "Negli ultimi anni, diversi team hanno pubblicato risultati su fenomeni davvero curiosi: allineamenti di quasar,...
24 setTempo di lettura: 1 min


Perché tre fasi? La struttura nascosta di z(t)
Ogni teoria sceglie una forma per descrivere l’universo, e spesso questa forma è dettata dai dati o dalla necessità di semplificare. La...
16 setTempo di lettura: 1 min


La Legge che non poteva mancare
Nessuna delle sei leggi è stata inventata, ma tra tutte ce n’è una che più di ogni altra non avrebbe potuto essere esclusa. La Legge...
12 setTempo di lettura: 1 min


Il redshift informazionale può essere confuso con rumore strumentale?
Domanda completa: " Le pongo un dubbio pratico: noi che lavoriamo con spettrografi e radiotelescopi sappiamo quanto sia sottile il...
2 setTempo di lettura: 2 min


La luce come unico messaggero: il tempo che si racconta da sé
Tutto ciò che sappiamo dell’universo ci arriva sotto forma di luce. Non tocchiamo le galassie lontane, non attraversiamo il plasma...
26 agoTempo di lettura: 2 min


La materia è un riflesso: perché la CMDE non ha bisogno di sostanza
La fisica tradizionale ha sempre posto la materia al centro della scena: particelle, masse, campi, forze invisibili che agiscono per dare...
18 agoTempo di lettura: 1 min


Perché “z”? Il simbolo che misura la distanza senza parlare di spazio
Nella cosmologia classica, la lettera z indica il redshift, lo spostamento verso il rosso della luce proveniente da oggetti lontani. È...
12 agoTempo di lettura: 1 min


La soglia silenziosa – Il punto in cui il tempo impara a vedersi
Ogni ritmo dell’universo nasce muto, si propaga senza mai fermarsi a chiedersi da dove viene e dove sta andando. Il tempo, nel suo...
9 agoTempo di lettura: 1 min


Sincronicità cosmica: quando eventi lontani battono allo stesso tempo
Nella fisica classica ogni relazione tra eventi richiede un filo invisibile che li unisca, un segnale, un’influenza, una causa che...
8 agoTempo di lettura: 2 min


Lo spazio c’è ancora? Cosa resta quando la metrica misura solo il tempo
Chi legge la CMDE per la prima volta si chiede, quasi inevitabilmente: ma lo spazio, che fine fa? Se tutto è basato sul tempo, se la...
7 agoTempo di lettura: 2 min


Non misura distanze: z(t) come atto fondativo della CMDE
Tutti cercano di sapere quanto è lontano qualcosa. Quanto si è spostato, quanto si è allungato, quanto ha viaggiato nello spazio. È un...
3 agoTempo di lettura: 2 min


Il redshift è davvero identico per tutte le righe?
Domanda completa: "Ho letto con interesse alcune parti della sua teoria CMDE 4.1, e mi ha colpito l’idea che il redshift non derivi da...
31 lugTempo di lettura: 2 min


Redshift diverso per la luce e le onde gravitazionali? È un problema serio.
Domanda completa: "Signor Carenzi, ma lei si rende conto che la sua funzione z(t), se davvero trasforma l’informazione della luce in modo...
27 lugTempo di lettura: 2 min


Lo spazio come necessità percettiva
In un universo senza forma, senza luce, senza corpo, non c’è nulla da vedere. Ma se il ritmo cambia, se il tempo si incurva in modo...
26 lugTempo di lettura: 1 min


Una sola curva, un solo racconto: l’unicità metrica della CMDE
In un universo dove tutto sembra moltiplicarsi — modelli, ipotesi, interpretazioni — la CMDE ha scelto di seguire una sola curva. Non è...
25 lugTempo di lettura: 2 min


Non poteva restare fluido per sempre
Finché il ritmo variava senza preferenze, l’universo era solo una tensione pura. Nulla si distingueva, nulla si tratteneva, nulla poteva...
21 lugTempo di lettura: 1 min


La rapidità che non accelera: il senso dell’esponenziale nella fase iperprimordiale della CMDE
C’è un tratto, all’inizio di z(t), che sembra esplodere nel nulla. È una curva esponenziale così ripida, così stretta, così affilata, che...
20 lugTempo di lettura: 2 min


Non tutto ciò che esiste, conta
Nel linguaggio della CMDE, esistere significa variare metricamente. Ma non ogni variazione, anche se coerente, produce effetti. Alcune...
19 lugTempo di lettura: 1 min


Non dobbiamo interpretare l’universo. Dobbiamo riascoltarlo: la CMDE come inversione percettiva
Le grandi teorie fisiche del Novecento ci hanno insegnato a raccogliere dati e poi a interpretarli. Misuriamo, confrontiamo, modifichiamo...
18 lugTempo di lettura: 2 min
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