Ma il tempo CMDE è simulabile? O è un'entità irriducibile?
- Ivan Carenzi

- 6 ago
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Aggiornamento: 6 set
Domanda completa:
"Mi incuriosisce molto la struttura del tempo nella sua teoria CMDE 4.1, perché sembra non essere né reversibile né ciclica, ma nemmeno completamente stocastica. Da chi lavora in teoria dell’informazione, mi permetta una domanda precisa: questo tempo informazionale è un processo computabile? Esiste una logica algoritmica o entropica che lo governa, oppure si tratta di un’entità irreversibile e irriducibile, che non può essere simulata come sistema dinamico ordinario? Perché se non è descrivibile in termini computazionali, allora non è nemmeno testabile nel senso formale."
Risposta CMDE
La CMDE 4.1 non propone il tempo come una variabile geometrica o come un parametro esterno, ma come una trasformazione attiva dell’informazione, interna alla metrica stessa. In questo senso, il tempo informazionale non è simulabile nel senso classico del termine, perché non è generato da un algoritmo finito né da una legge di evoluzione locale: è una struttura metrica globale, continua, coerente, ma non calcolabile punto per punto. La funzione z(t), che governa questa trasformazione, è formalmente definita e analiticamente derivabile, ma il suo comportamento complessivo non è riducibile a un processo computazionale discreto. Non segue una logica Turing-completa, né una dinamica entropica classica: segue una coerenza informazionale assoluta, che non si degrada in sottopassaggi algoritmici. In altre parole, la CMDE descrive un tempo che si può modellare matematicamente, ma non simulare nel senso computazionale forte. Ed è proprio questo che la distingue da tutte le teorie basate su automi cellulari, causal set, o quantizzazione del tempo: nella CMDE, il tempo non è emergente da una rete, ma è la metrica fondante da cui tutto il resto deriva. E ciò che rende testabile questa struttura non è la riproducibilità numerica, ma la coerenza predittiva: la CMDE non genera scenari possibili, ma relazioni necessarie tra le fasi della metrica e i dati osservativi. Non è un simulatore, è un metronomo irreversibile.
Conclusione
Il tempo della CMDE non è calcolabile, ma è strutturato. Non è un output, ma un’origine. E proprio perché non si lascia ridurre ad algoritmo, può generare una cosmologia coerente, irreversibile e misurabile: non simulabile in un computer, ma verificabile nell’universo.
