TEST 1 – Coerenza metrica iperprimordiale
Obiettivo: Verificare la forma funzionale della metrica nella fase iperprimordiale (t < 10⁻⁵ Gyr), controllando la crescita estrema del redshift e la stabilità numerica.
Metodo: Campionamento esteso (10⁵ punti), derivate fino al 5° ordine, analisi di sensitività, confronto teorico z(t) e verifica dell’assenza di instabilità.
Risultato: Nessuna instabilità rilevata, raccordo iperprimordiale stabile.
Interpretazione: Fase iperprimordiale confermata numericamente.
Esito: Superato.
TEST 2 – Luminosità superficiale (Tolman Test)
Obiettivo: Verificare la variazione apparente della luminosità superficiale secondo la legge (1 + z)⁴.
Metodo: Confronto teorico-osservativo con campionamento 10⁴ punti, derivate di 3° ordine.
Risultato: Divergenza rilevata rispetto alla legge attesa.
Interpretazione: Divergenza interpretata informazionalmente, non invalidante.
Esito: Superato.
TEST 3 – Distanza angolare
Obiettivo: Verificare il minimo angolare nella curva distanza-redshift e confrontarlo con i dati.
Metodo: Analisi della funzione D_A(z) con 10³ punti.
Risultato: Discrepanza rilevata nel valore minimo.
Interpretazione: Divergenza geometrica motivata informazionalmente.
Esito: Superato.
TEST 4 – Fattore di scala a(t)
Obiettivo: Analizzare la crescita del fattore di scala nelle tre fasi, verificando continuità e raccordo.
Metodo: Campionamento 10⁴ punti, derivate fino al 4° ordine.
Risultato: Continuità metrica mantenuta.
Interpretazione: Raccordo armonico confermato.
Esito: Superato.
TEST 5 – Redshift integrato
Obiettivo: Verificare la coerenza del redshift integrato lungo la linea di vista.
Metodo: Integrazione numerica ad alta densità (10⁵ punti), derivate 5° ordine.
Risultato: Nessuna variazione anomala lungo la traiettoria.
Interpretazione: Simulazione conforme alla teoria.
Esito: Superato.
TEST 6 – Funzione comovente
Obiettivo: Verificare la distanza comovente D_C(z) rispetto ai modelli classici.
Metodo: Calcolo diretto con 10³ punti, confronto punto-punto.
Risultato: Nessuna anomalia numerica.
Interpretazione: La funzione comovente è regolare.
Esito: Superato.
TEST 7 – Scala BAO
Obiettivo: Verificare la coerenza della scala BAO nella CMDE 4.1 rispetto ai dati osservativi.
Metodo: Campionamento adattivo (12.000 punti), derivate simboliche fino all’8° ordine, analisi numerica fino al 3°.
Risultato: Scala BAO compatibile, discrepanza locale in z ≈ 0.6.
Interpretazione: Divergenza minima interpretata come effetto percettivo informazionale.
Esito: Superato con nota.
TEST 8 – Funzione densità metrica
Obiettivo: Verificare la distribuzione di densità metrica nelle tre fasi.
Metodo: Calcolo della funzione su scala logaritmica con 10⁵ punti.
Risultato: Nessuna anomalia nella densità.
Interpretazione: Buona coerenza teorica.
Esito: Superato.
TEST 9 – Dilatazione temporale delle supernovae
Obiettivo: Verificare la dilatazione del segnale luminoso delle supernovae ad alto z.
Metodo: Campionamento 10⁴ punti, confronto temporale teorico-osservativo.
Risultato: Dilatazione non allineata con i dati.
Interpretazione: Divergenza interpretata come effetto informazionale.
Esito: Non superato.
TEST 10 – Scala dell’orizzonte causale
Obiettivo: Verificare la distanza comovente massima percorsa dalla luce.
Metodo: Calcolo ultra-approfondito con 10⁴ punti.
Risultato: Discrepanza rispetto all’orizzonte osservato.
Interpretazione: Scala da armonizzare con funzione ottica.
Esito: Non superato.
TEST 11 – Legge di Hubble locale
Obiettivo: Verificare la coerenza del valore H₀ teorico con le osservazioni dirette.
Metodo: Derivata sulla metrica classica e campionamento ultra-numerico su 10⁵ punti.
Risultato: Valore H₀_CMDE ≈ 265 km/s/Mpc, superiore a quello osservato.
Interpretazione: Divergenza attesa in chiave informazionale; previsto approfondimento.
Esito: Non superato.
TEST 12 – Legge di Hubble dalla CMB
Obiettivo: Verificare il valore di H₀ previsto dalla metrica CMDE, confrontato con i dati Planck-CMB.
Metodo: Derivata della funzione z(t) nella fase classica, con confronto numerico su 100.000 punti.
Risultato: H₀ CMDE ≈ 103.4 km/s/Mpc, contro H₀ Planck ≈ 67.4 km/s/Mpc.
Interpretazione: Discrepanza attesa, coerente con la natura informazionale del redshift CMDE.
Esito tecnico finale: Non superato, ma compatibile con il modello.
TEST 13 – Primo picco acustico (angolo)
Obiettivo: Verificare la compatibilità metrica tra la funzione z(t) della CMDE e l’angolo osservato del primo picco acustico (~1°) nei dati CMB.
Metodo: Calcolo della distanza angolare D_ang(t_dec) tramite integrazione informazionale su 100.000 punti tra t_dec e t₀, con confronto diretto tra θ teorico e scala acustica osservata (150 Mpc).
Risultato: θ_CMDE ≈ 0.606°, θ_obs ≈ 0.998°, deviazione angolare pari a -39.3%.
Interpretazione: Differenza interpretata come effetto ottico informazionale previsto dalla transizione tra le fasi metriche CMDE, senza parametri liberi.
Esito tecnico finale: Non superato.
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