"Mi scusi, ma lei ha cancellato le geodetiche?"
- Ivan Carenzi
- 7 lug
- Tempo di lettura: 2 min
Domanda completa:
"Mi scusi, Carenzi, ma se la sua CMDE elimina lo spaziotempo e descrive l’universo con una funzione del tempo informazionale… allora che fine fanno le geodetiche? Dove sono le connessioni, le curvature, gli invarianti, i simboli di Christoffel? Spero non stia davvero proponendo una cosmologia senza equazioni differenziali, perché questo non è più neanche uno spazio metrico. È un racconto."
Risposta CMDE
La CMDE 4.1 non cancella affatto la struttura matematica differenziale dell’universo: la sposta di livello. Non si tratta di negare l’esistenza delle geodetiche, ma di ridefinirle all’interno di una metrica informazionale, dove la variabile fondamentale non è la distanza nello spazio, ma la trasformazione irreversibile del tempo proprio. In questo contesto, ciò che nella relatività viene espresso come geodetica su uno spaziotempo curvo, nella CMDE emerge come traiettoria informazionale su una curva di trasformazione z(t), dove il concetto di connessione non riguarda più il parallelismo tra vettori nello spazio, ma la coerenza tra stati metrici in evoluzione lungo il tempo. Le derivate esistono eccome: sono calcolate fino all’ottavo ordine proprio sulla funzione z(t), che rappresenta la dinamica profonda della metrica. Ma non servono simboli di Christoffel, perché non c’è spazio da derivare: c’è un ritmo da trasformare. La CMDE mantiene rigore matematico, ma lo applica a un oggetto diverso: non a una varietà quadridimensionale, ma a un campo informazionale unidirezionale nel tempo. In questo senso, ogni punto osservabile dell’universo segue una traiettoria determinata da z(t), che è l’equivalente informazionale della geodetica: una linea di trasformazione coerente, priva di discontinuità e internamente stabile. Non serve quindi una curvatura Riemanniana per descrivere la gravità o l’evoluzione cosmica, perché è il tempo stesso, nella sua struttura metrica, a sostituire il ruolo della geometria. Dove la GR scrive ∇μTμν = 0, la CMDE scrive coerenza della trasformazione informazionale. Dove Einstein curvava lo spazio per spiegare l’accelerazione, la CMDE accelera la trasformazione per spiegare lo spazio. È una differenza radicale, sì, ma non un’abdicazione matematica. È un cambio di coordinate profonde.
Conclusione
Nella CMDE, le geodetiche non sono cancellate: sono riscritte. Non tracciano più percorsi nello spazio, ma trasformazioni nel tempo. Non un universo senza struttura, ma una struttura che ha scelto il tempo come unico fondamento. E chi non la vede… forse guarda ancora dal lato sbagliato della metrica.