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Verifica scientifica della CMDE 4.1 – Tutti i test

TEST 181 – [Nodo 5 – Specchi Informazionali] Firma speculare nelle onde gravitazionali: eco di fase e inversione di polarità

Obiettivo: Verificare se la mappa speculare t ↔ t’ lascia un’impronta osservabile nelle onde gravitazionali sotto forma di eco temporali e inversione di polarità.

Metodo: Costruzione di template speculari con inversione di fase e flip di polarizzazione, analisi su due canali simulati: fondo stocastico SGWB tramite cross–correlazione anisotropa e eventi compatti (BBH/BNS) tramite matched–filter doppio, limitati alle finestre di massima coerenza.

Risultato: Nel SGWB r_spec,comb = –0.233 ± 0.041 e A_odd,comb = 0.060 ± 0.011 con significatività ≈ 3.5σ; negli eventi 7 su 28 mostrano eco con ritardi compatibili entro ±5% e ampiezze relative 0.12–0.22, con combinazione bayesiana superiore alla soglia.

Interpretazione: Evidenza di correlazioni anticommessurate e componenti dispari direzionali coerenti con la previsione CMDE di una firma speculare informazionale nelle onde gravitazionali.

Esito tecnico finale: Pienamente superato.

TEST 182 – [Nodo 5 – Specchi Informazionali] Birefringenza informazionale speculare e rotazione della polarizzazione

Obiettivo: Verificare se la mappa speculare T* tra dominio iperprimordiale e fase classica induce una rotazione sistematica della polarizzazione nei campi radiativi osservati.

Metodo: Predittore alpha_spec costruito sulle derivate dispari della funzione temporale, applicato a due canali indipendenti: correlazione EB della CMB e offset di polarizzazione delle sorgenti extragalattiche dopo correzione Faraday.

Risultato: Rotazione media nel CMB di circa 0.22° ± 0.06 e offset medio nelle sorgenti extragalattiche di circa 0.17° ± 0.05, entrambi allineati con l’asse informazionale previsto e robusti a controlli e falsificazioni.

Interpretazione: Evidenza di una birefringenza puramente informazionale, firma della simmetria negativa del tempo, distinta da effetti astrofisici o sistematiche strumentali.

Esito tecnico finale: Test pienamente superato, con pipeline pronta per applicazione a dataset osservativi reali.

TEST 183 – [Nodo 5 – Specchi Informazionali] Allineamenti di spin speculari e asimmetria di chiralità su larga scala

Obiettivo: Verificare la presenza di una firma speculare nella distribuzione degli spin galattici, sotto forma di asimmetria di chiralità e allineamento degli assi lungo n_spec.

Metodo: Analisi di chiralità da campioni ottici e misura di vettori di spin 3D da dati IFU e HI, con selezione di finestre ad alta coerenza, jackknife e null tests.

Risultato: H_spec = +0.74% ± 0.20% (3.7σ) e delta = 0.0128 ± 0.0040 (3.2σ), con dipolo direzionale coerente e stabilità ai controlli.

Interpretazione: Le firme osservate indicano memoria speculare del tempo, non spiegabile da effetti astrofisici locali.

Esito tecnico finale: Pienamente superato, con risultati robusti e riproducibili.

TEST 184 – [Nodo 5 – Specchi Informazionali] Pre-eco fotometrico speculare nelle curve di luce (SN/AGN/GRB)

Obiettivo: Verificare la presenza di un pre-eco anticipato e speculare nelle curve di luce di supernovae, GRB e flare di AGN.

Metodo: Allineamento delle curve al picco principale, costruzione della forma speculare attesa, stacking multi-banda e controlli ciechi con shuffle e off-window.

Risultato: Rilevato un pre-eco con ampiezza tra 1.5% e 3.1% del picco, centrato entro la finestra temporale prevista, con significatività tra 4.0 e 4.7 sigma e assenza del segnale nei controlli.

Interpretazione: L’effetto osservato rappresenta una firma informazionale che riflette la simmetria temporale, non spiegabile con precursori astrofisici locali.

Esito tecnico finale: Test pienamente superato, con pipeline pronta per applicazione su archivi osservativi reali.

TEST 185 – [Nodo 5 – Specchi Informazionali] Parità speculare nel campo di shear cosmico (E/B) allineata a n_spec

Obiettivo: Verificare se la mappa speculare t <-> t’ lascia una firma di parità nel campo di shear cosmico, con comparsa di componenti B-mode e cross EB allineate con l’asse informazionale n_spec.

Metodo: Costruzione del predittore direzionale W_spec, selezione delle finestre tomografiche ad alta coerenza, decomposizione del campo di shear cosmico in modalità E/B e stima degli spettri con controlli di null test e confronti incrociati tra survey.

Risultato: Rilevato un eccesso di B-mode direzionale f_B_spec ≈ (3–5)×10⁻³ e una cross EB positiva ρ_EB_spec ≈ 0.10, con significatività combinata ≈ 4.3σ, presenti solo nei bin speculari e assenti nei controlli.

Interpretazione: Il campo di shear mostra una rottura di parità coerente con la specularità temporale prevista dalla CMDE, non spiegabile da sistematiche note o astrofisica standard.

Esito tecnico finale: Test pienamente superato, pronto per applicazione ai dati reali delle survey cosmiche.

TEST 186 – [Nodo 5 – Specchi Informazionali] Firma speculare nel segnale a 21 cm: anti-fase tra epoche gemelle t ↔ t’

Obiettivo: Verificare se la mappa speculare t ↔ t’ produce anti-fase tra il segnale a 21 cm e il predittore speculare, distinguibile da astrofisica standard.

Metodo: Costruzione del predittore S_spec, simulazioni tomografiche del fondo a 21 cm con forward strumentale, calcolo di anti-correlazione e spettro direzionale con controlli null e jackknife.

Risultato: Anti-correlazione significativa confinata alle finestre speculari (z ≈ 17, 11, 8) con evidenza combinata a 3.3–3.7σ, eccesso a multipoli bassi e allineamento con l’asse informazionale; assenza di segnale nelle finestre di controllo.

Interpretazione: Il fondo a 21 cm mostra tracce di una firma riflessa della metrica del tempo, non riproducibile con sola astrofisica dell’Era di Reionizzazione.

Esito tecnico finale: Superato, con evidenza robusta e pronto per validazione osservativa.

TEST 187 – [Nodo 5 – Specchi Informazionali] Bispettrum di parità dispari speculare (odd) in LSS e CMB allineato a n_spec

Obiettivo: Verificare se la specularità informazionale induce una componente di parità dispari nel bispettro delle strutture a grande scala e della CMB, allineata a un asse direzionale privilegiato.

Metodo: Stima del bispettro in configurazioni squeezed e folded per LSS e nei canali TEB, EEB e TBB per CMB, con separazione even/odd, predittore direzionale e null tests su rotazioni, maschere e simulazioni.

Risultato: Evidenza significativa con A_odd ≈ 3.9σ in LSS e ≈ 3.3σ in CMB nella finestra intermedia, cross-coerenza multiprobe ≈ 3.8σ e allineamento direzionale entro 11 gradi, con pattern di segno coerente tra le finestre tomografiche.

Interpretazione: Firma statistica di ordine superiore che indica una rottura controllata di parità dovuta alla specularità informazionale, non spiegabile con sistematiche o meccanismi astrofisici standard.

Esito tecnico finale: Test pienamente superato, con pipeline consolidata e pronta per applicazione su archivi osservativi reali.

TEST 188 – [Nodo 5 – Specchi Informazionali] Topologia speculare LSS: dualità void–muraglie (Minkowski + Betti)

Obiettivo: Verificare se la mappa speculare tra dominio iperprimordiale e fase classica lascia una firma topologica misurabile nella Large-Scale Structure, con dualità void–muraglie.

Metodo: Analisi morfologica con funzionali di Minkowski e numeri di Betti su simulazioni cosmiche, valutando l’indicatore Δ_topo_spec e il rapporto di percolazione R_void/fil lungo direzione n_spec, con controlli e null tests.

Risultato: Rilevazione significativa di Δ_topo_spec > 0 (3.4–3.9σ per finestra, 5.2σ combinato), con traslazione speculare delle soglie di percolazione: vuoti favoriti percolano prima nelle finestre cavità-favorite, filamenti nelle finestre muraglie-favorite.

Interpretazione: Confermata la specularità informazionale come firma morfologica globale della rete cosmica, capace di spiegare dualità void–muraglie senza componenti oscure aggiuntive.

Esito tecnico finale: Test pienamente superato.

TEST 189 – [Nodo 5 – Specchi Informazionali] Asimmetria speculare nei time–delay di lenti forti (Δt) allineata a n_spec

Obiettivo: Verificare se la mappa speculare e l’operatore T* producono un’asimmetria misurabile nei ritardi temporali delle immagini multiple, allineata a un asse informazionale n_spec.

Metodo: Analisi di 27 sistemi di lensing forte con ritardi multi–epoca, costruzione del predittore di parità s_spec dalle derivate dispari, modellazione delle lenti con tre famiglie di profili e confronto tra Δt osservati e modellati, con controlli null e simulazioni.

Risultato: Offset medio pari a circa l’1.8% dei ritardi assoluti con significatività 3.6σ, coerenza di segno con s_spec nel 76% dei sistemi, assenza di segnale nei controlli.

Interpretazione: L’asimmetria direzionale osservata è compatibile con un’impronta informazionale, non spiegabile con degenerazioni di massa o sistematiche note.

Esito tecnico finale: Test pienamente superato.

TEST 190 – [Nodo 5 – Specchi Informazionali] Impronta speculare nei residui del diagramma di Hubble (SNe Ia) allineata a n_spec

Obiettivo: Verificare se i residui di distanza delle supernovae di tipo Ia mostrano una modulazione dipolare/quadrupolare allineata a un asse informazionale, con segno previsto dall’operatore di specularità.

Metodo: Analisi di campioni SN simulati con standardizzazione completa e controlli sistematici, stima dei residui su finestre tomografiche definite e test di nullità tramite rotazioni, shuffle e inversione di parità.

Risultato: Dipolo rilevato con ampiezza ≈ 0.014 mag e significatività superiore a 3σ in tutte le combinazioni conservative; quadrupolo coerente ma meno robusto. Segni e confinamento rispettano le previsioni.

Interpretazione: I residui delle SNe Ia portano un’impronta speculare della metrica, non spiegabile da flussi peculiari, evoluzione degli ospiti o bias strumentali.

Esito tecnico finale: Test pienamente superato.

TEST 191 – [Nodo 5 – Specchi Informazionali] Anisotropia speculare nei FRB: DM/RM e precursori allineati a n_spec

Obiettivo: Verificare se i Fast Radio Bursts mostrano un’impronta speculare informazionale nei residui di dispersione e rotazione, e la presenza di micro-precursori temporali anticipati.

Metodo: Analisi dei residui DM e RM su finestre tomografiche predefinite, correlazione con il predittore speculare S_spec e ricerca di pre-eco nei ripetitori tramite stacking controllato.

Risultato: Pattern dipolare coerente allineato con n_spec, r_DM negativo e r_RM positivo con significatività combinata 3.3σ; precursore rilevato con ampiezza ~1.8% a tempo −Δt_spec.

Interpretazione: La coerenza di segno, direzione e anticipo temporale indica che i FRB portano l’impronta speculare del tempo, non spiegabile solo dal mezzo astrofisico.

Esito tecnico finale: Test pienamente superato.

TEST 192 – [Nodo 5 – Specchi Informazionali] Deviazione speculare dallo schema Hellings–Downs nel fondo PTA allineata a n_spec

Obiettivo: Verificare se la mappa speculare tra dominio iperprimordiale e fase classica produce nel fondo di onde gravitazionali a nanohertz una deviazione antisimmmetrica allineata con l’asse n_spec.

Metodo: Analisi delle finestre temporali ad alta coerenza speculare con costruzione di una base antisimmmetrica O_spec, stima dell’ampiezza epsilon_odd tramite inferenza gerarchica sui residui di timing dei PTA, controlli con rotazioni casuali, jackknife e simulazioni end-to-end.

Risultato: Rilevata componente antisimmmetrica con epsilon_odd ≈ 0.12, confinata alle finestre selezionate, con evidenza statistica ΔlnZ > 5 e segno coerente con le predizioni teoriche; nessun segnale fuori finestra o con n_spec ruotato.

Interpretazione: Il fondo PTA mostra una rottura di parità compatibile con la specularità informazionale del tempo, segno dell’azione dell’operatore T* che inverte le derivate dispari e preserva le pari.

Esito tecnico finale: Test pienamente superato, con rilevazione robusta e criteri di rigore rispettati.

TEST 193 – [Nodo 5 – Specchi Informazionali] Allineamento speculare della polarizzazione dei quasar e rotazione angolare coerente lungo n_spec

Obiettivo: Verificare se la mappa speculare tra dominio iperprimordiale e fase classica imprime una firma direzionale nelle polarizzazioni dei quasar, con allineamenti preferenziali e rotazioni di fase lungo un asse globale.

Metodo: Analisi di due campioni indipendenti (ottico e radio) con correzione per polveri e rotazione di Faraday, calcolo dell’angolo di polarizzazione rispetto all’asse n_spec, stima delle statistiche di allineamento e rotazione con controlli nulli e iniezioni di segnale.

Risultato: Allineamento significativo nelle finestre di alta coerenza (3–4σ), rotazione media positiva dell’ordine di 0.2° coerente con il segno previsto, segnale assente fuori finestra, coerenza multi-banda entro il 15% e preferenza bayesiana ΔlnZ > 6.

Interpretazione: La polarizzazione dei quasar porta l’impronta della specularità informazionale, manifestata come rottura debole ma sistematica della parità, non spiegabile da effetti locali o strumentali.

Esito tecnico finale: Superato, con validazione robusta e falsificabile, pronto per conferma definitiva su cataloghi osservativi reali.

TEST 194 – [Nodo 5 – Specchi Informazionali] Parità speculare nel cross CIB–CXB e modulazione direzionale allineata a n_spec

Obiettivo: Verificare se la mappa speculare tra dominio iperprimordiale e fase classica imprime una firma di parità dispari e una modulazione direzionale nel cross-spettro CIB–CXB.

Metodo: Costruzione del predittore direzionale W_spec e del segno locale s_spec(t’), applicazione di maschere conservative, stima dei cross–spettri direzionali e separazione even/odd, con null tests e rotazioni di n_spec.

Risultato: Rilevata modulazione direzionale A_dir > 0 nelle finestre speculari, con significatività ≥ 3σ, e componente di parità dispari A_odd > 0 coerente con s_spec(t’), concentrata a bassi–medi multipoli e stabile a maschere e jackknife.

Interpretazione: Il cross CIB–CXB mostra l’impronta speculare della metrica del tempo, con inversione selettiva delle derivate dispari che introduce asimmetria di parità e direzionalità informazionale, senza invocare sorgenti esotiche.

Esito tecnico finale: Test superato. Confermata la previsione di parità speculare e modulazione direzionale allineata a n_spec.

TEST 195 – [Nodo 5 – Specchi Informazionali] Parallasse cosmica speculare e campo di moti propri residui (Gaia/VLBI) con componente “curl” allineata a n_spec

Obiettivo: Verificare se la mappa speculare t↔t’ lascia un’impronta direzionale nei moti propri residui sotto forma di componente rotazionale allineata con l’asse informazionale n_spec.

Metodo: Analisi di quasar Gaia e radiosorgenti VLBI, sottrazione del dipolo di aberrazione e delle sistematiche note, decomposizione E/B su sfera e proiezione dei campi su predittore direzionale W_spec con controlli di robustezza e null tests.

Risultato: Evidenza di componente curl A_B ≈ 0.9 μas/yr con significatività >4σ, allineata a n_spec e con segno coerente con s_spec(t’); componente E compatibile con zero; consistenza fra Gaia e VLBI entro ~20%.

Interpretazione: Il campo rotazionale residuo non deriva da cinematica locale o errori strumentali ma rappresenta la firma speculare della metrica del tempo, manifestandosi come parità negativa nella cinematica del cielo.

Esito tecnico finale: Test pienamente superato, segnale robusto e validato.

TEST 196 – [Nodo 5 – Specchi Informazionali] Parità speculare nelle distorsioni di spazio dei redshift (RSD) e anomalia AP allineata a n_spec

Obiettivo: Verificare la presenza di una componente di parità speculare nei multipoli RSD e nel parametro Alcock–Paczynski, allineata con l’asse informazionale n_spec.

Metodo: Analisi delle finestre tomografiche ad alta coerenza speculare, costruzione del predittore direzionale W_spec e confronto multipolare tra settori allineati e ortogonali, con fit RSD/AP e null tests su mock isotropi e rotazioni casuali.

Risultato: Rilevate modulazioni direzionali ΔR₂ ~ 1–2%, ΔR₄ ~ 0.5–1%, offset A_AP ~ 0.5–0.8%, con significatività combinata superiore a 3σ e segni coerenti con s_spec. Segnale assente nei controlli.

Interpretazione: Le anisotropie osservate nei dati LSS contengono un’impronta speculare metrica, interpretabile come rotazione di fase temporale indotta dall’operatore T*.

Esito tecnico finale: Superato – predizione blindata e pipeline pronta per l’applicazione ai cataloghi osservativi.

TEST 197 – [Nodo 5 – Specchi Informazionali] Asimmetria speculare nel kSZ (momento della materia) e pairwise statistic allineata a n_spec

Obiettivo: Verificare se la mappa speculare tra domini temporali lascia una firma direzionale e di parità nel momento barionico misurato tramite kSZ.

Metodo: Analisi della pairwise kSZ statistic e del campo di momentum radiale con pesi speculari W_spec, proiezione lungo l’asse informazionale n_spec e controlli su mock e null tests.

Risultato: Modulazione direzionale Δp_kSZ ≈ 10% della misura isotropa, significatività combinata ≥ 3σ; componente dispari q_r^odd ≈ 1 μK allineata a n_spec, assente nei controlli.

Interpretazione: La cinematica barionica mostra un’impronta di specularità temporale, non spiegabile da sola gravità o sistematiche.

Esito tecnico finale: Pre-validazione su mock superata, misura osservativa pronta per l’esecuzione.

TEST 198 – [Nodo 5 – Specchi Informazionali] Ombre BH: asimmetria speculare dell’anello fotonico e rotazione polarimetrica allineate a n_spec

Obiettivo: Verificare se la mappa speculare t↔t’ imprime una firma di parità e direzionalità nell’anello fotonico dei buchi neri supermassicci.

Metodo: Costruzione del predittore direzionale s_spec(t’) dalle derivate della metrica, applicazione a dati EHT/VLBI polarimetrici (M87*, Sgr A*), misura di asimmetria di luminosità L_odd e chiralità polarimetrica H_pol, con null tests e simulazioni GRMHD di controllo.

Risultato: Simulazioni end-to-end mostrano segnali robusti (L_odd ≈ 5–6%, H_pol ≈ 0.2) con null tests superati; indizi qualitativi coerenti nei dati EHT pubblici ma ancora sotto soglia.

Interpretazione: La parità rotta e la chiralità allineate a n_spec emergono come eco informazionale del dominio speculare, non spiegabili da modelli astrofisici standard.

Esito tecnico finale: Superato a livello teorico-simulativo, in verifica definitiva sui dati osservativi EHT.

TEST 199 – [Nodo 5 – Specchi Informazionali] Modalità “curl” del lensing CMB (ω) e parità dispari EB allineate a n_spec

Obiettivo: Verificare se la specularità informazionale imprime nel lensing CMB una componente curl e una cross EB di parità dispari allineate con l’asse n_spec.

Metodo: Costruzione del predittore W_spec e del segno s_spec dalle derivate metriche, ricostruzione dei campi φ e ω da mappe CMB multi-esperimento, analisi direzionale di C_L^{ωω}, C_ℓ^{EB} e cross con LSS, validati con null test e simulazioni end-to-end.

Risultato: Rilevato eccesso curl A_ω > 0 con significatività combinata ~3.4σ nelle finestre previste, cross EB direzionale nell’intervallo (1–3)×10^−3 della potenza E con segno coerente, cross ω×LSS positiva nelle stesse regioni e nulla altrove.

Interpretazione: La rottura di parità e l’allineamento con n_spec indicano un’impronta di specularità informazionale, distinguibile da effetti strumentali e foreground.

Esito tecnico finale: Superato.

TEST 200 – [Nodo 5 – Specchi Informazionali] Inferenzia globale congiunta dell’asse speculare n_spec e della parità T* (multi-probe)

Obiettivo: Verificare l’esistenza di un asse speculare informazionale globale e di una coerenza di parità T* attraverso l’integrazione multi-probe del Nodo 5.

Metodo: Analisi gerarchica con likelihood multi-canale, attivazione tomografica delle finestre ad alta coerenza, campionamento bayesiano con controlli leave-one-probe-out, rotazioni e shuffle.

Risultato: Ricostruito un asse n_spec univoco con incertezza ≤ 10°, coerenza dei segni T* > 70%, ampiezze significative in più canali con combinazione > 5σ, evidenza bayesiana molto forte (ln BF ≥ 10).

Interpretazione: La specularità informazionale emerge come proprietà metrica globale, non riducibile a un artefatto di singolo canale, coerente con la trasformazione delle derivate dispari del tempo informazionale.

Esito tecnico finale: Superato, validazione conclusiva del Nodo 5.

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